I divieti al transito dei mezzi pesanti imposti dall’Austria al Brennero rappresentano un problema non solo per l’Italia, ma per l’intera Unione Europea. Leopoldo Destro, delegato di Confindustria per i Trasporti e la Logistica, sottolinea l’urgenza di trovare una soluzione per evitare ulteriori danni economici. La Commissione Europea, infatti, ha già riconosciuto la fondatezza delle proteste italiane, censurando le restrizioni adottate da Vienna.
Gli effetti negativi di questi blocchi si traducono in ritardi, lunghe code e perdite economiche per le imprese del settore. Secondo Ilario Dissegna, imprenditore con quarant’anni di esperienza nei trasporti internazionali, le restrizioni austriache hanno determinato una riduzione della produttività del 15%. Dissegna ha puntato sull’intermodalità, caricando i tir sui treni per ridurre i costi e migliorare l’efficienza. Tuttavia, anche questa soluzione incontra ostacoli, a causa dell’aumento delle spese operative.
La realizzazione del tunnel di base del Brennero, prevista per il 2030, potrebbe rappresentare la svolta attesa dal settore. L’infrastruttura consentirà il passaggio di treni più lunghi e una riduzione significativa dei costi logistici, con effetti positivi sul traffico stradale e sull’ambiente.