Comuni ricicloni in Puglia: lenti progressi verso l’economia circolare

Otto Comuni pugliesi premiati da Legambiente per le buone pratiche di raccolta differenziata, ma la regione resta al di sotto della media nazionale

raccolta differenziata

Secondo il dossier Comuni Ricicloni 2024 di Legambiente, la Puglia conta otto Comuni “rifiuti free”, premiati per il loro impegno nella gestione virtuosa dei rifiuti. Nonostante un miglioramento rispetto all’anno precedente, con una raccolta differenziata che raggiunge il 60,57%, la regione resta sestultima in Italia, distante dalla media nazionale del 66,6%. L’analisi, presentata durante la quarta edizione dell’Ecoforum a Bari, evidenzia che il percorso verso un’economia circolare è ancora lungo e irto di ostacoli.

Gli otto Comuni ‘rifiuti free’ della Puglia

Tra i centri premiati, Bitritto, Poggiorsini e Sammichele di Bari rappresentano il Barese. Gli altri cinque Comuni si trovano in altre aree della regione, tutti con popolazioni inferiori ai 15.000 abitanti. Il riconoscimento è il frutto della collaborazione tra amministrazioni locali, cittadini e aziende di raccolta. Tuttavia, i grandi centri urbani come Taranto e Foggia rimangono indietro, con numeri ancora lontani dagli obiettivi previsti.

La fotografia regionale: progressi e criticità

Il dossier di Legambiente segnala un incremento della raccolta differenziata in quasi tutti i 257 Comuni pugliesi, ma la regione fatica a raggiungere il 65% richiesto dalla normativa nazionale. Nel 2023, la raccolta differenziata si attestava al 59%, appena un punto percentuale sopra l’anno precedente. La carenza di infrastrutture adeguate rappresenta una delle principali criticità, rendendo la Puglia meno competitiva rispetto ad altre regioni italiane.

Secondo il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, è essenziale realizzare nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti organici, la produzione di compost e biometano e il riciclo di apparecchiature elettroniche. Solo così sarà possibile ridurre la dipendenza dalle discariche e dagli inceneritori, ancora troppo diffusi in alcune aree.

Le iniziative regionali per sostenere la transizione

L’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, ha illustrato alcune azioni intraprese dalla Regione per sostenere i Comuni. Tra queste, l’adozione di bandi di finanziamento nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027, destinati alla realizzazione e all’adeguamento dei Centri Comunali di Raccolta. Sono già stati approvati 31 progetti su 54 richieste, e nuove iniziative sono in corso per aumentare le dotazioni tecnologiche e infrastrutturali, specialmente nei capoluoghi come Bari, Brindisi, Taranto e Foggia.

Un’attenzione particolare è riservata alla gestione dei rifiuti nei Comuni costieri, dove l’impatto antropico legato al turismo rende necessario un servizio mirato e programmato. Inoltre, la lotta all’abbandono dei rifiuti continua a essere una priorità per evitare ricadute negative sull’ambiente e sul turismo.

La sfida dell’economia circolare

La Puglia si trova in una fase di transizione verso un sistema di gestione dei rifiuti più sostenibile. Tuttavia, come sottolinea Legambiente, l’economia circolare non può esistere senza una filiera industriale solida e ben strutturata. È fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori – istituzioni, cittadini e imprese – per chiudere il ciclo dei rifiuti e favorire il recupero di materiali utili.

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