In Italia cresce la produzione di mele: il contributo del Trentino

La produzione italiana di mele è cresciuta dell'8% nel 2024, con il Trentino-Alto Adige al vertice. Aumenta anche il prodotto biologico e l'export verso l'Europa

La produzione italiana di mele ha registrato un aumento dell’8% nel 2024, raggiungendo le 2.350.629 tonnellate complessive. Il mercato del prodotto fresco ha rappresentato una parte significativa, con un totale di 2.018.378 tonnellate, segnando una crescita del 7% rispetto all’anno precedente.

Il contributo delle regioni e il ruolo del Trentino-Alto Adige

Il Trentino-Alto Adige si conferma il principale polo produttivo nazionale, contribuendo per circa due terzi alla produzione totale. La provincia di Bolzano ha raggiunto 1.041.064 tonnellate (+3%), equivalenti al 44% del totale italiano, mentre Trento ha registrato una leggera flessione del 2% con 477.771 tonnellate (20% del totale). La crescita più marcata si è registrata in Veneto, dove la produzione è aumentata del 43%, un rimbalzo notevole rispetto al minimo storico del 2023 dovuto a eventi climatici avversi come gelate e grandinate.

Tra le altre regioni, il Piemonte ha contribuito con 295.173 tonnellate, segnando un incremento del 17%. In Emilia-Romagna la produzione è aumentata del 14%, mentre in Friuli-Venezia Giulia si è osservata una crescita più moderata del 5%. Al contrario, la Lombardia ha subito una contrazione significativa del 16%.

Focus sul biologico e sulle varietà principali

La produzione di mele biologiche è tornata a crescere, registrando un incremento del 13% rispetto al 2023, con un totale di 189.993 tonnellate. Questa ripresa segue un anno particolarmente difficile e testimonia una rinnovata fiducia nel settore. Per quanto riguarda le varietà principali, la Golden Delicious ha subito un calo del 6%, con giacenze inferiori dell’8% al primo gennaio 2025 rispetto all’anno precedente. In controtendenza, la Red Delicious ha registrato una forte ripresa (+14%), raggiungendo le 199.256 tonnellate, dopo il minimo storico del 2023.

La produzione di mele Gala è rimasta stabile, con giacenze inferiori dell’1% rispetto al 2023, mentre le Fuji hanno chiuso il 2024 con 162.666 tonnellate (+4%) e una riduzione delle giacenze del 6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Le nuove varietà club si sono distinte per il loro successo, totalizzando oltre 262.000 tonnellate (+17% rispetto al 2023).

Un mercato ricettivo e un export in crescita

Il mercato delle mele si è dimostrato particolarmente dinamico, con un decumulo regolare delle scorte per il prodotto fresco. Le vendite delle Golden Delicious sono aumentate del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quelle delle Gala hanno segnato un +25% sulla media degli ultimi cinque anni. La qualità generale è stata giudicata “ottima” nonostante le difficoltà climatiche dello scorso autunno, quando le piogge eccessive hanno complicato la raccolta di alcune varietà.

L’export ha ottenuto risultati positivi, soprattutto nei mercati comunitari. Il 70% delle mele italiane destinate all’estero rimane in Europa, confermando l’importanza strategica del mercato continentale. Secondo Assomela, l’avvio regolare della campagna commerciale è un segnale incoraggiante per il sistema nazionale.

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