I lunghi periodi di siccità, sempre più estesi e gravi a livello globale, richiedono interventi urgenti per assicurare l’approvvigionamento idrico in Italia. Questo è l’appello lanciato da Coldiretti, che evidenzia come i cambiamenti climatici abbiano causato nel 2024 danni per 9 miliardi di euro all’agricoltura italiana. La situazione è aggravata dal dato storico sulle temperature: il 2024 si è rivelato l’anno più caldo mai registrato, con un incremento di 1,35°C rispetto alla media storica e punte di 1,44°C nel Centro e Sud Italia, secondo l’Isac Cnr.
Le colture simbolo della Dieta Mediterranea, come il grano (-20%) e l’olio d’oliva (-32%), sono state duramente colpite dalla mancanza di precipitazioni. Inoltre, lo studio pubblicato su Science conferma che i periodi di siccità si stanno espandendo su quasi tutti i continenti, con un aumento annuo del territorio interessato pari a 50mila chilometri quadrati.
Per rispondere a questa emergenza, Coldiretti propone la creazione di un piano nazionale per la costruzione di invasi, una soluzione che consentirebbe di raccogliere e gestire l’acqua piovana durante i periodi di abbondanza per renderla disponibile nei momenti di carenza. Il progetto prevede una rete di bacini realizzati senza cemento, ma con materiali locali come pietre e terra di scavo, rispettando l’ambiente e riducendo i costi di costruzione.
Questi bacini di accumulo avrebbero molteplici funzioni:
- Raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, utilizzabile per l’agricoltura, l’uso civile e la produzione di energia idroelettrica.
- Mitigare gli effetti delle piogge torrenziali, sempre più frequenti, evitando l’aggravarsi del fenomeno dello scorrimento delle acque nei canali asciutti.
- Prevenire il rischio di inondazioni, che spesso colpiscono le aree vulnerabili.
Coldiretti sottolinea anche l’importanza del recupero e della manutenzione degli invasi già esistenti, indispensabili per migliorare la gestione idrica a livello territoriale. Questo intervento potrebbe partire immediatamente, costituendo una risposta concreta e strutturata all’emergenza climatica e idrica che il Paese sta affrontando.