Speedline: cassa integrazione straordinaria firmata per 250 lavoratori

Tre commissari ministeriali al lavoro per rilanciare l'azienda di Santa Maria di Sala (VE), specializzata nella produzione di cerchi in lega

Speedline, storica azienda del Veneziano con sede a Santa Maria di Sala, compie un passo cruciale per il suo rilancio. È stata firmata la cassa integrazione straordinaria per i 250 dipendenti, una misura che rappresenta il primo atto formale verso un futuro più stabile. I tre commissari ministeriali nominati dal Ministero delle Imprese hanno già incontrato i sindacati e definito le prossime mosse strategiche per la ripresa aziendale.

Un passo decisivo per i lavoratori

La firma della cassa integrazione straordinaria, con effetto retroattivo, segna la fine di un periodo di incertezza per i lavoratori. Questo provvedimento permetterà di garantire un supporto economico immediato, mentre si lavora al progetto di rilancio industriale dell’azienda, che rimane un punto di riferimento nel settore automotive per la produzione di cerchi in lega.

Il ruolo dei commissari ministeriali

Alla guida di questa fase di transizione ci sono tre figure chiave: Maurizio Castro, Mario Patti e Alfonso Celotto. Castro, manager veneto con esperienza consolidata nella gestione aziendale, coordina le operazioni con precisione, mentre Patti e Celotto apportano competenze finanziarie e legali. Questo team si è già presentato ai sindacati, dimostrando trasparenza e impegno nella gestione della crisi aziendale.

Il rilancio passa per il tavolo ministeriale

Il prossimo obiettivo è portare Speedline al tavolo ministeriale dell’automotive. Qui si cercheranno soluzioni concrete per garantire la continuità aziendale e rilanciare la produzione in un mercato altamente competitivo. Questo rappresenta solo una delle tappe previste in un piano di rilancio che mira a riportare l’azienda a essere competitiva e sostenibile nel lungo termine.

Un’azione pianificata in più fasi

Il percorso verso il rilancio si fonda su una pianificazione precisa e su un’attenta gestione della crisi. La collaborazione tra i commissari, i sindacati e le istituzioni regionali è un elemento centrale per il successo dell’operazione. La Regione Veneto, attraverso la sua Unità di crisi, ha già dimostrato il proprio sostegno, convocando tavoli di confronto per accelerare le decisioni e favorire la ripresa.

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