La Perla, raggiunto accordo per la cessione unitaria degli asset

Siglata un’intesa tra le procedure di insolvenza: un solo acquirente per rilanciare il celebre marchio del Made in Italy.

Dopo mesi di trattative e lavoro coordinato, è stato raggiunto un accordo decisivo per la cessione unitaria degli asset del gruppo La Perla, un simbolo del lusso italiano riconosciuto a livello mondiale. Il risultato è frutto della collaborazione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), i commissari, i curatori italiani e i joint liquidators coinvolti nelle procedure di insolvenza. Tale accordo segna un punto di svolta e consente ora di avviare la pubblicazione di un avviso per la ricerca di un acquirente interessato alla reindustrializzazione del marchio.

Il Ministro Adolfo Urso ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando l’importanza di questa operazione per salvaguardare un brand storico e le competenze dei lavoratori. “Questo accordo – ha dichiarato Urso – rappresenta una svolta che apre la strada al rilancio dell’azienda e dimostra che il Made in Italy può superare anche le sfide più complesse. Abbiamo intrapreso la strada giusta per preservare uno dei simboli della nostra eccellenza”.

La trattativa ha segnato un precedente importante: per la prima volta, procedure legali e amministrative di diversa origine e finalità, incluse quelle provenienti da scenari extra-UE, sono state armonizzate sotto la guida del Mimit. Questo ha permesso di creare un percorso unitario per salvare il gruppo e, allo stesso tempo, valorizzare le competenze professionali di tutti i dipendenti coinvolti nella crisi.

Anche il sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, ha commentato positivamente l’accordo. “Grazie a un lavoro intenso e complesso, durato mesi, abbiamo raggiunto un risultato fondamentale per garantire un futuro a La Perla. Ringrazio tutte le figure coinvolte che hanno contribuito a questo importante traguardo”, ha affermato Bergamotto.

Ora l’attenzione si sposta sul processo di reindustrializzazione, con l’obiettivo di identificare un player industriale in grado di rilanciare il marchio e assicurarne la continuità produttiva. L’accordo non solo rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra diverse giurisdizioni, ma pone anche le basi per il rilancio di uno dei principali rappresentanti del lusso italiano, un settore chiave per l’economia del Paese.

Foto: MIMIT
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