Il primo ponte pedonale d’Italia in 3D è un omaggio a Leonardo da Vinci

Un progetto innovativo del Politecnico di Bari rende omaggio al genio rinascimentale con una struttura ecosostenibile

Un omaggio a Leonardo da Vinci e alla sua visione architettonica è diventato realtà grazie al Politecnico di Bari, che ha progettato e realizzato il primo ponte pedonale italiano stampato in 3D. La struttura, ispirata al celebre “ponte sul Bosforo” ideato da Leonardo nel 1502, utilizza tecnologie avanzate e materiali ecosostenibili derivati da scarti di lavorazione.

La realizzazione del ponte segna una svolta nell’architettura sostenibile. Dopo oltre un anno di sviluppo, il prototipo è stato completato utilizzando una malta speciale composta da polveri lapidee di scarto e un legante ecologico a base di geocalce. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma trasforma gli scarti in materia prima, dimostrando come l’innovazione possa andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente.

Un team multidisciplinare dietro il successo

Il progetto è frutto del lavoro congiunto di esperti del Politecnico di Bari, tra cui il professor Giuseppe Fallacara e gli architetti Ilaria Cavaliere, Angelo Vito Graziano, Francesco Ciriello, insieme all’ingegnere Claudio Gallo. La collaborazione ha coinvolto anche la startup gravinese B&Y e l’azienda Wasp di Massa Lombarda, specializzata in grandi stampanti 3D. Grazie al sostegno pubblico-privato, che ha incluso il co-finanziamento di una borsa di dottorato, è stato possibile portare avanti un’iniziativa che unisce tecnologia, arte e sostenibilità.

Prospettive future e interesse nazionale

L’iniziativa rappresenta solo l’inizio di un percorso di innovazione. Il Politecnico di Bari ha annunciato che i prossimi passi includeranno l’analisi delle proprietà meccaniche dei materiali e il miglioramento del processo di stampa 3D. Questi studi potrebbero aprire la strada a nuove applicazioni nel campo architettonico, favorendo una visione più sostenibile e tecnologicamente avanzata per le infrastrutture del futuro.

Anche il comune di Valledolmo, in provincia di Palermo, ha mostrato interesse verso questa tecnologia, proponendo la realizzazione di un ponte simile per il proprio contesto paesaggistico. Ciò dimostra come l’approccio innovativo del Politecnico di Bari possa diventare un modello replicabile in altre realtà italiane.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Altre notizie

Altre notizie