L’allerta maltempo e i venti forti in Toscana stanno evidenziando una crescente emergenza legata alla caduta di alberi nelle aree urbane. Gli interventi di messa in sicurezza sono aumentati del 23,4% nell’ultimo anno, complice la fragilità del patrimonio arboreo, messo sotto pressione dai cambiamenti climatici e dalla cosiddetta tropicalizzazione. Questi fattori debilitano le piante, incrementando notevolmente il rischio di cadute improvvise, specialmente nelle città densamente popolate.
Secondo i dati diffusi da Coldiretti Toscana, basati sul report del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nel 2023 si sono registrati 6.421 interventi legati alla caduta di alberi e rami, provocati da circa 60 episodi di vento forte. Le province più colpite includono Livorno, con un incremento quasi del 93%, seguita da Lucca (+62%), Pisa (+55%), Arezzo (+33%), Pistoia (+30%) e Grosseto (+10%).
Una crisi climatica che svela le debolezze della gestione urbana
La crescente frequenza di eventi atmosferici estremi solleva interrogativi sulla gestione del verde pubblico urbano, che spesso non riesce a garantire né il benessere delle piante né la sicurezza dei cittadini. Come sottolineato da Coldiretti Toscana, le piante cadono non solo per l’intensità dei venti, ma anche per una serie di errori nella scelta delle specie arboree, nella manutenzione e nella pianificazione urbana.
Tra le problematiche principali emergono:
- Scelta errata delle specie arboree, non adatte al clima, al terreno o alla posizione.
- Mancanza di manutenzione professionale, con potature eseguite senza le competenze necessarie.
- Proliferazione di parassiti esotici, favorita dalla tropicalizzazione, che compromette la stabilità delle piante.
Una gestione professionale per prevenire i rischi
La soluzione, secondo Coldiretti Toscana, risiede in una gestione più professionale del verde pubblico, con il coinvolgimento di manutentori qualificati e il supporto degli agricoltori. La legge di orientamento offre infatti ai Comuni la possibilità di delegare la manutenzione a imprenditori agricoli, riducendo così i rischi derivanti da interventi improvvisati e non strutturati.
In Toscana, il settore florovivaistico, con le sue 2.596 aziende, rappresenta un fiore all’occhiello nazionale, contribuendo con un fatturato di 850 milioni di euro e dando lavoro a circa 12.000 persone. Il loro coinvolgimento potrebbe garantire un approccio sostenibile e sicuro alla gestione del verde urbano.
Un problema che richiede attenzione immediata
Alla luce di questi dati, appare evidente che il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale, ma anche di sicurezza pubblica.
Tabella interventi per caduta alberi (2023)
Provincia | Numero interventi | Variazione rispetto al 2022 |
---|---|---|
Arezzo | 391 | +33,45% |
Firenze | 729 | -9,10% |
Grosseto | 560 | +10,24% |
Livorno | 823 | +93,19% |
Lucca | 928 | +62,81% |
Massa | 476 | -25,04% |
Pisa | 1.047 | +55,57% |
Pistoia | 676 | +30% |
Prato | 362 | +4,32% |
Siena | 429 | +3,23% |
Toscana | 6.421 | +23,4% |