La Savio Macchine Tessili di Pordenone, che conta 310 dipendenti, ha ospitato un incontro cruciale tra azienda e sindacati. La riunione ha affrontato temi centrali come gli ammortizzatori sociali e il salario, in un contesto reso difficile dalla cassa integrazione che partirà domani e si protrarrà per 13 settimane, fino ad aprile.
Al centro delle tensioni c’è il taglio dell’acconto sul premio di risultato, una misura che sottrae 160 euro mensili dalla busta paga dei lavoratori e che è stata oggetto di uno sciopero lo scorso 20 dicembre. “Si tratta di una riduzione significativa per i dipendenti, specie in un periodo di cassa integrazione”, ha dichiarato Nicola Drigo della FIM al termine dell’incontro. L’azienda ha comunicato che prima di fornire risposte definitive intende consultare la proprietà. Un quadro più chiaro emergerà durante il prossimo incontro fissato per il 21 gennaio.
I sindacati sottolineano l’importanza del premio di risultato
Roberto Zaami della UILM ha evidenziato che “il numero degli occupati è in calo, ma la produttività è in fase di recupero”. Per questo, ritiene ingiusto che i lavoratori vengano penalizzati proprio ora con una riduzione dello stipendio. Ha inoltre ricordato che “gli acconti sul premio non sono mai stati sospesi, nemmeno durante la pandemia”. Secondo Zaami, il problema risiede nel piano industriale, che non sta raggiungendo gli obiettivi prefissati.