Oggi, 10 gennaio, è in corso il primo sciopero del 2025 che interessa diversi settori, tra cui trasporti e scuola. La protesta, proclamata da varie sigle sindacali, sta causando disagi in tutto il Paese.
Trasporti: metro, bus e treni a rischio
Nel settore ferroviario, i lavoratori Rfi si sono fermati dalle 21 di ieri fino alle 20:59 di oggi, creando disagi lungo tutta la rete nazionale. Per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), è in corso uno sciopero nazionale di 4 ore, con orari variabili in base alle città. A Roma, ad esempio, il blocco coinvolge metro, bus e tram dalle 8:30 alle 12:30, come annunciato dal sindacato Faisa Confail. L’agitazione tocca sia la rete Atac che le linee periferiche gestite da operatori privati.
Nel trasporto aereo, scioperano anche gli handler, i dipendenti della Sea spa e gli addetti alle pulizie, con ripercussioni sui voli e sui servizi aeroportuali.
Trenitalia, come sempre, garantisce i servizi minimi e ricorda che i treni in viaggio all’inizio dello sciopero arriveranno a destinazione solo se il tempo di percorrenza è inferiore a un’ora; diversamente, si fermeranno nelle stazioni precedenti.
Scuola: personale docente e Ata in sciopero
Anche il comparto scolastico partecipa alla giornata di protesta. Il CSLE (Confederazione Sindacale Lavoratori Europei) ha proclamato uno sciopero che coinvolge tutto il personale docente, educativo e Ata, sia a tempo determinato che indeterminato. Questo potrebbe causare disagi a studenti e famiglie, con sospensioni o riduzioni delle attività didattiche.
Le motivazioni dello sciopero
Le ragioni dietro la mobilitazione variano da settore a settore. Nel trasporto pubblico si protesta contro condizioni lavorative precarie e per miglioramenti salariali. In ambito scolastico, le rivendicazioni riguardano la stabilizzazione del personale, il rinnovo contrattuale e il miglioramento delle condizioni di lavoro. La giornata si prospetta complessa per chi deve spostarsi o ha figli in età scolare, con disagi destinati a protrarsi fino a sera.