Questa mattina, nel capoluogo pugliese, una delegazione di lavoratori metalmeccanici ha manifestato davanti alla sede di Confindustria. L’iniziativa, promossa da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Bari, si inserisce nel quadro dello sciopero nazionale di otto ore indetto in più giornate per richiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale Federmeccanica-Assistal.
Le richieste dei lavoratori
I sindacati rivendicano “più salario, più diritti, tutele e meno orario di lavoro” come obiettivi prioritari per riaprire le trattative interrotte. Donato Pascazio, segretario generale della Fim Cisl Bari, ha accusato Federmeccanica-Assistal di aver ostacolato il dialogo, rifiutando le principali richieste sindacali.
Pascazio ha dichiarato che, dopo sei mesi di confronto, “la trattativa si è interrotta per responsabilità di Federmeccanica-Assistal”, che hanno presentato una controproposta giudicata irricevibile. Tra le richieste sindacali respinte figurano un aumento mensile di 280 euro e l’efficacia degli incrementi contrattuali anche in presenza di superminimi individuali.
Le critiche alla controproposta delle imprese
Secondo i sindacati, la piattaforma presentata da Federmeccanica-Assistal non solo non risponde alle esigenze dei lavoratori, ma contiene elementi peggiorativi rispetto alle condizioni attuali. Tra questi, il ritardo di sei mesi nell’adeguamento salariale previsto dalla clausola di salvaguardia e la modifica degli scatti di anzianità, che verrebbero corrisposti annualmente anziché mensilmente.
Protesta estesa in Puglia
Lo sciopero proseguirà anche in altre città pugliesi nei prossimi giorni: Lecce e Foggia saranno coinvolte lunedì, mentre a Brindisi e Taranto le manifestazioni sono previste mercoledì. La mobilitazione mira a esercitare pressione su Federmeccanica e Assistal affinché tornino al tavolo delle trattative.