Il mercato dell’auto in Veneto regge l’urto: il bilancio 2024

Immatricolazioni in crescita (+2,14%), con forti contrasti tra elettrico (-3,9%) e ibrido (+9,6%). Sfide all’orizzonte per il settore

Un mercato in crescita, ma con sfide all’orizzonte: il bilancio 2024 delle immatricolazioni di veicoli nella Regione Veneto evidenzia un aumento del 2,14% rispetto al 2023, con 107.080 nuove registrazioni.

I dati provinciali

Le immatricolazioni si sono distribuite in modo disomogeneo tra le province venete. Verona guida la classifica con il 20% del totale, seguita da Padova e Vicenza (entrambe al 19%). Treviso contribuisce al 17%, Venezia al 15%, mentre Belluno e Rovigo si attestano intorno al 4%. Nonostante il contesto di crisi del settore automobilistico, i dati presentati dall’Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere operanti in Italia) mostrano una resilienza complessiva del mercato.

Auto ibride ed elettriche: segnali contrastanti

Il segmento dell’elettrico ha registrato una flessione del 3,9% rispetto al 2023, con 5.128 immatricolazioni. Al contrario, le auto ibride hanno mostrato un solido aumento (+9,6%), raggiungendo 44.455 unità. Il calo più significativo ha riguardato le ibride plug-in (-14,6%), con 3.462 veicoli immatricolati. L’incertezza economica, l’inflazione e i tassi d’interesse elevati influiscono sulle scelte di acquisto, considerando che il 70% delle transazioni avviene tramite finanziamenti bancari.

Le alimentazioni tradizionali resistono

Metà delle vendite riguarda veicoli con motorizzazioni ibride, mentre il 22% delle immatricolazioni è rappresentato dal diesel e il 15% dalla benzina. Le quote residue si dividono tra Gpl, metano e sistemi misti. La transizione verso il 100% di veicoli elettrici entro il 2035, prevista dalla normativa europea, appare lontana. Gli ostacoli principali restano i costi elevati e le infrastrutture inadeguate, come l’insufficiente rete di ricarica e l’autonomia ancora limitata.

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