BlackRock, il più grande gestore di patrimoni al mondo, ha annunciato l’uscita dalla Net Zero Asset Managers Initiative (Nzami), un’organizzazione globale che promuove l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050. La decisione arriva in un contesto di crescenti pressioni politiche negli Stati Uniti e segue il ritiro di altre grandi società di Wall Street da gruppi simili.
Con 11.500 miliardi di dollari gestiti, BlackRock ha dichiarato che due terzi dei suoi clienti sono già impegnati verso l’obiettivo delle emissioni nette zero, rendendo superflua l’appartenenza al gruppo. Tuttavia, l’azienda ha sottolineato che la sua partecipazione alla Nzami aveva creato confusione e generato indagini legali da parte di funzionari pubblici.
Cambiamenti nelle priorità politiche
Il ritiro di BlackRock riflette un più ampio cambiamento di orientamento politico negli Stati Uniti, in particolare con l’insediamento di un Congresso a maggioranza repubblicana e il ritorno alla presidenza di Donald Trump. Negli ultimi mesi, anche importanti istituti di credito di Wall Street hanno abbandonato organizzazioni simili dedicate al settore bancario.
L’impegno climatico resta invariato
BlackRock ha assicurato che l’uscita dalla Nzami non influirà sulla sua strategia. I rischi climatici continueranno a essere valutati nei portafogli e l’azienda offrirà soluzioni di investimento sostenibili per i clienti. Attualmente, la Nzami conta oltre 325 membri che gestiscono asset per un totale di 57.500 miliardi di dollari.
Nonostante il ritiro, BlackRock ribadisce il proprio impegno verso l’integrazione dei rischi climatici, pur evitando legami con gruppi che potrebbero esporla a ulteriori pressioni legali e politiche.