I 256 licenziamenti dei lavoratori della CallMat, azienda di call center operante a Matera, sono stati ritirati grazie all’accordo raggiunto durante il tavolo di confronto svoltosi presso Palazzo Piacentini, alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dei rappresentanti di Regione Basilicata, Tim, CallMat e delle organizzazioni sindacali.
Il ministro Urso ha accolto la richiesta di anticipare la riunione, inizialmente prevista per il 23 gennaio, in seguito al ridimensionamento delle commesse da parte di Tim, principale cliente del call center.
Interventi e soluzioni in campo
L’accordo prevede un duplice intervento:
- Regione Basilicata: avvierà progetti di digitalizzazione per le Pubbliche Amministrazioni entro settembre 2025, offrendo opportunità lavorative parziali per i dipendenti CallMat.
- Tim: garantirà nuovi volumi di front end fino a marzo 2025.
- CallMat: ritirerà immediatamente la procedura di licenziamento collettivo, utilizzando ammortizzatori sociali per gestire la situazione senza traumi.
Nel frattempo, il Mimit avvierà un sistema di monitoraggio per verificare l’efficacia delle misure adottate.
Un settore in trasformazione
Il ministro Urso ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando che questo risultato si aggiunge a quelli già avviati per altre realtà del settore, come Abramo e Almaviva. Urso ha annunciato che entro febbraio verrà convocato un tavolo nazionale interministeriale sulle TLC, in collaborazione con il ministro del Lavoro Marina Calderone, per affrontare le sfide strutturali del comparto.
Prossimi passi
Un tavolo di monitoraggio sarà convocato entro febbraio per verificare i progressi e consolidare le soluzioni per i lavoratori coinvolti.