Il settore dell’automotive sta affrontando un momento critico, con un significativo calo della produzione in Italia e in Europa. L’Assessore alle Attività Produttive dell’Abruzzo, Tiziana Magnacca, ha recentemente definito il 2024 un “anno nero per la produzione degli autoveicoli”, con dati negativi che evidenziano una flessione del -36,8% complessivo per Stellantis in Italia e un -45,7% per le sole autovetture. Nello stabilimento di Atessa, il calo si è attestato a -16,6%, con soli 192.000 veicoli prodotti.
L’impatto del Green Deal sulla produzione
Secondo l’Assessore Magnacca, la transizione ecologica imposta dal Green Deal europeo ha causato una frenata brusca nel mercato dell’automotive, incidendo negativamente sulla produzione industriale. Tuttavia, Magnacca invita a un approccio equilibrato, sottolineando la necessità di adottare correttivi alle normative europee per agevolare una transizione più graduale e sostenibile.
Investimenti Stellantis e segnali di ripresa
Nonostante il quadro complesso, ci sono segnali incoraggianti per il futuro. Il Ceo di Stellantis, Jean Philippe Imparato, ha annunciato 2 miliardi di investimenti per il 2025 e ulteriori 6 miliardi per acquisti da fornitori italiani. Lo stabilimento della Val di Sangro vedrà la produzione di veicoli elettrici per la gamma larga Van e una nuova versione Large prevista per il 2027.
La sfida dell’occupazione e della formazione
L’assessore ha anche evidenziato il ruolo dell’Abruzzo nelle politiche di sviluppo: con un tasso di occupazione del 61,3%, la regione è in linea con la media nazionale. Tuttavia, Magnacca ha sottolineato l’importanza di investire nelle competenze, citando i dati dell’Ocse che evidenziano la necessità di colmare il gap italiano in ambito di comprensione testuale, abilità numeriche e problem solving.
L’Abruzzo: un sistema economico diversificato
L’Abruzzo punta a rafforzare settori chiave come logistica, chimica, aerospazio, moda, edilizia e servizi di alloggio e ristorazione. Un appuntamento cruciale sarà il prossimo 15 gennaio a L’Aquila, con la costituzione del Distretto Aerospaziale, che potrebbe avere un impatto positivo su tutta la filiera produttiva regionale.