Il 2024 è stato un anno straordinario per l’export dei prodotti agroalimentari pugliesi, con numeri record registrati tra gennaio e settembre, secondo i dati Istat. L’olio extravergine di oliva, il vino e la pasta sono i protagonisti assoluti di questa crescita, consolidando la reputazione della Puglia sui mercati internazionali.
L’olio pugliese: un’eccellenza in crescita
Coldiretti Puglia evidenzia che l’olio extravergine ha registrato un incremento del 60% nelle esportazioni, posizionandosi al vertice del settore. L’olivicoltura pugliese, con oltre 370mila ettari coltivati e 60 milioni di ulivi, rappresenta la principale realtà agricola green del Mezzogiorno. La regione vanta cinque oli DOP e un IGP Olio di Puglia, contribuendo per il 32% alla produzione nazionale di olio extravergine. Il valore della produzione lorda vendibile (PLV) raggiunge 1 miliardo di euro. Coldiretti e UNAPROL puntano sulla promozione della cultura dell’olio tra i consumatori e i turisti, rendendo questa filiera sempre più competitiva sia in Italia che all’estero.
Il vino pugliese: qualità e identità territoriale
Il settore vinicolo pugliese ha registrato un aumento delle esportazioni del 10,4%, grazie alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e al miglioramento della qualità. Con 38 vini DOP e IGP, la Puglia si posiziona al quinto posto in Italia per certificazioni, raggiungendo un valore complessivo di 631 milioni di euro. I rosati e i rossi pugliesi si confermano tra i più apprezzati, portando la regione al quarto posto per i rosati e al quinto per i rossi. Questo successo deriva da un lavoro costante delle imprese vinicole, che promuovono il territorio attraverso una combinazione di tradizione, paesaggio e ricchezze locali.
La pasta e gli altri prodotti in ascesa
Anche la pasta pugliese ha fatto registrare un significativo aumento delle esportazioni, con un +9% rispetto al 2023, seguita dai prodotti ortofrutticoli trasformati e conservati, in crescita del 3%. Questi risultati riflettono un trend positivo che dura ormai da dieci anni.
Le sfide del made in Puglia sui mercati globali
Nonostante i risultati positivi, Coldiretti sottolinea la necessità di una maggiore tutela contro l’agropirateria, un fenomeno che ha raggiunto un valore di 120 miliardi di euro. La contraffazione dei prodotti italiani e sistemi di etichettatura discutibili come il Nutriscore continuano a rappresentare una minaccia per le eccellenze pugliesi e italiane. Il Nutriscore, ad esempio, penalizza alimenti sani e tradizionali, favorendo prodotti artificiali di dubbia qualità. Per contrastare queste problematiche, è essenziale promuovere una legislazione più severa e una corretta informazione ai consumatori.