Con uno scontrino medio stimato di 150 euro, i saldi invernali in Piemonte, al via il prossimo sabato 4 gennaio, si prospettano come un’importante occasione di rilancio per il commercio locale. Secondo i dati forniti dall’ufficio studi di Confesercenti Piemonte, le promozioni che si concluderanno il 1° marzo potrebbero segnare un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, caratterizzati da una contrazione degli acquisti sia invernali che estivi.
Un segnale positivo per i commercianti
“Ci auguriamo che queste previsioni si concretizzino, perché rappresenterebbero un segnale incoraggiante” afferma Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti. Tuttavia, aggiunge che tali dati possono essere letti in due modi: da un lato, un rinnovato interesse per i saldi; dall’altro, l’indicazione che molti consumatori rimandano gli acquisti fino a quando i prodotti non vengono scontati. Un recente sondaggio conferma che il 23% dei piemontesi ha destinato parte della tredicesima agli acquisti di inizio anno, un dato che riflette un lieve ottimismo per l’andamento delle vendite.
In crescita il numero di acquirenti e il budget medio
Secondo le previsioni, il 46% dei piemontesi effettuerà almeno un acquisto durante i saldi, una percentuale in leggero aumento rispetto al 44% dello scorso anno. Gli articoli di abbigliamento si confermano protagonisti, scelti da oltre l’80% dei consumatori. Altri settori in evidenza includono l’elettronica (tablet, giochi, smartphone) e gli accessori per la casa. Il budget medio per i saldi si attesta sui 150 euro, registrando un incremento rispetto ai 130 euro del 2024.
I prodotti più richiesti e il ritorno ai negozi fisici
Complice un inverno più rigido, torna il focus sui capispalla come cappotti, piumini e giacconi, che si aggiungono ai preferiti di sempre: maglie, felpe (51%), gonne e pantaloni (31%), intimo (28%) e pelletteria (21%). In aumento anche l’interesse per le calzature, citate dal 49% degli acquirenti.
Un dato incoraggiante per i commercianti è il ritorno alla fiducia nei negozi di vicinato, scelti da quasi l’80% dei consumatori, contro il 54% che opterà per gli acquisti online. “Competenza, qualità e servizio restano il punto di forza dei negozi fisici rispetto al web” sottolinea la presidente Caudana.
Uno scenario economico in evoluzione
“Nonostante il rallentamento economico e le incertezze legate a crisi aziendali come quella di Stellantis, i dati dei saldi rappresentano un piccolo segnale di speranza” dichiara Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte. Tuttavia, avverte che le difficoltà economiche potrebbero avere ripercussioni negative sul commercio locale, non solo a Torino ma in tutto il Paese.
Sarà davvero il momento della ripresa? I prossimi due mesi di sconti ci diranno se questa tendenza si consoliderà, offrendo nuove prospettive per il commercio e i consumatori italiani.