Un importante passo avanti è stato fatto per i lavoratori dei punti vendita Benetton in Puglia, colpiti dalla crisi dello storico marchio. Grazie all’accordo siglato presso l’Arpal Puglia, con il supporto della task force Occupazione regionale, i dipendenti potranno usufruire di ammortizzatori sociali e altre misure di sostegno.
L’intesa prevede due principali linee d’azione: da un lato, il supporto a coloro che potrebbero essere riassorbiti dal nuovo operatore interessato a rilevare alcuni negozi; dall’altro, un aiuto concreto per i lavoratori coinvolti dalla cessazione definitiva delle attività in altre sedi. L’obiettivo è garantire continuità occupazionale e supporto economico durante questa fase critica.
Un marchio in crisi e il sostegno delle istituzioni
La crisi di Benetton ha lasciato un segno profondo, soprattutto per la chiusura di punti vendita storici come quello di Palazzo Mincuzzi a Bari. L’assessora alla Crisi industriale, Serena Triggiani, ha sottolineato l’importanza di questa intesa, dichiarando: “Le crisi aziendali rappresentano una ferita profonda, che si traduce in storie di dolore e perdita per i lavoratori.”
In collaborazione con il presidente della task force, Leo Caroli, si è chiesto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) di convocare un tavolo nazionale per affrontare la questione su scala più ampia. Le richieste includono un confronto diretto con Benetton, per affrontare le responsabilità del marchio e pianificare soluzioni strutturali.
Monitoraggio e politiche attive per i lavoratori
Leo Caroli, presidente del Sepac, ha evidenziato che il comitato continuerà a monitorare il processo di cessione dei rami d’azienda, per garantire la continuità lavorativa e il futuro occupazionale. Tra le azioni previste, c’è anche la creazione di un bacino di competenze, che ha già mostrato risultati positivi in precedenti crisi aziendali.
“Entro fine gennaio convocheremo tutte le parti coinvolte,” ha aggiunto Caroli, per mantenere un dialogo costante e condiviso sulla gestione della crisi. In parallelo, saranno avviate politiche attive del lavoro per supportare i dipendenti in Cassa Integrazione Straordinaria a zero ore, favorendo il loro reinserimento nel mercato del lavoro.
Il futuro dei punti vendita
Tra le misure previste dall’accordo, spicca il rilancio dei negozi che saranno acquisiti dal nuovo operatore. Questi punti vendita cambieranno marchio e verranno inseriti in un progetto di rilancio commerciale. Tuttavia, resta l’incognita per le sedi che chiuderanno definitivamente, con l’impegno della Regione di garantire sostegno economico e formativo ai lavoratori coinvolti.