In Italia, il problema della diminuzione della forza lavoro giovanile si lega a doppio filo al persistente inverno demografico. Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, sottolinea che nonostante il calo generale, emergono segnali positivi: il tasso di occupazione degli under 35 è in crescita. Questo progresso è attribuibile a due fattori principali: un sistema formativo migliorato e politiche aziendali più orientate ad attrarre giovani talenti.
Parallelamente, si registra un aumento significativo dell’occupazione tra gli over 50, alimentato sia da politiche pensionistiche più stringenti sia da una maggiore attenzione delle imprese verso questa fascia di lavoratori, che spesso è più difficile da sostituire. Tuttavia, Mencaroni avverte: per affrontare il futuro serve una gestione oculata delle risorse umane attraverso politiche di “age management”, poiché l’attuale quadro demografico peggiorerà nel breve termine.
Dati nazionali: uno scenario preoccupante
Secondo il report “Demografia e forza lavoro” del CNEL, in Italia il numero di giovani lavoratori tra i 15 e i 34 anni è passato da 7,6 milioni nel 2004 a 5,4 milioni nel 2024, con una perdita di oltre 2,2 milioni di unità. Nello stesso periodo, i lavoratori tra i 50 e i 64 anni sono raddoppiati, raggiungendo quota 8,9 milioni. Questo invecchiamento della forza lavoro evidenzia un forte squilibrio generazionale.
La situazione in Umbria: un rallentamento rispetto al resto del Paese
In Umbria, il calo dell’occupazione giovanile risulta più marcato rispetto alla media nazionale:
- Under 35: La loro quota sull’occupazione totale è scesa dal 21,1% nel 2018 al 20,7% nel 2023.
- Fascia 35-49 anni: È diminuita dal 42,2% al 37,7% nello stesso periodo.
- Over 50: Gli occupati sono cresciuti dal 39,6% al 41,6%, con un incremento più marcato tra i 50-64 anni.
In termini assoluti, il numero di giovani occupati in Umbria è aumentato di appena 1.000 unità (da 74.000 a 75.000), a fronte di un incremento complessivo dell’occupazione regionale di 13.000 unità, trainato quasi interamente dagli over 50.
Le opportunità per invertire la tendenza
Nonostante le difficoltà, ci sono margini di miglioramento che richiedono interventi tempestivi:
- Rafforzare il legame scuola-lavoro: Promuovere percorsi di orientamento e formazione che agevolino l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
- Aumentare l’attrattività aziendale: Creare condizioni di lavoro più flessibili e orientate alla conciliazione vita-lavoro.
- Sfruttare le competenze senior: Integrare l’esperienza degli over 50 con le nuove tecnologie, adottando strategie efficaci di age management.
Il ruolo della Camera di Commercio
La Camera di Commercio dell’Umbria si impegna a migliorare il tasso di occupazione giovanile attraverso collaborazioni con le scuole, puntando su formazione e orientamento mirati. Parallelamente, continua a investire nella formazione degli imprenditori, con l’obiettivo di garantire un mercato del lavoro inclusivo e sostenibile.
Agire prima che sia troppo tardi
I dati evidenziano che sia l’Italia sia l’Umbria devono affrontare il cambiamento demografico con strategie innovative. Il futuro della forza lavoro dipende dalle scelte di oggi, e cogliere queste opportunità è fondamentale per costruire un mercato del lavoro più equilibrato e resiliente.