La Nutella e gli altri prodotti dolciari fanno bene, almeno ai conti di Ferrero Italia, che ha chiuso il bilancio al 31 agosto 2024 con un fatturato di 1,8 miliardi (+3,5% rispetto all’esercizio precedente) e un utile di 57 milioni di euro (l’anno prima era di 53,2 milioni di euro).
L’Italia resta centrale, in termini di sviluppo industriale, per l’azienda di Alba, con ulteriori 98 milioni di euro di investimenti nell’esercizio nei quattro poli produttivi: oltre ad Alba, in provincia di Cuneo, Pozzuolo Martesana (in Lombardia), Sant’Angelo dei Lombardi (Campania) e Balvano (Basilicata). In questo anno l’organico è stato aumentato di 77 unità.
Aggregando il dato della Ferrero S.p.A. e quello delle quattro Società controllate, si sfiorano gli 8mila addetti.
Ferrero si è confermata come azienda con la migliore reputazione in Italia, secondo l’indagine stilata annualmente da The RepTrak Company, ed è stata per la prima volta inserita anche al primo posto del ranking “Best ESG Company”, l’indice che misura la percezione dei cittadini verso le aziende più attente allo sviluppo sostenibile.
