Honda e Nissan, le seconde e terze case automobilistiche giapponesi, hanno annunciato l’avvio delle trattative per una fusione che porterà alla creazione del terzo gruppo automobilistico mondiale per vendite, dopo Toyota e Volkswagen. La mossa, confermata da un memorandum di intesa, punta a contrastare la crescente pressione dei produttori cinesi di veicoli elettrici e a prepararsi all’introduzione di nuovi dazi sul settore automobilistico negli Stati Uniti con la possibile rielezione di Trump.
Un’operazione da 58 miliardi di dollari
Il piano prevede la creazione di una holding con un valore di mercato stimato di 58 miliardi di dollari, che sarà quotata alla Borsa di Tokyo a partire da agosto 2026. L’accordo sarà finalizzato a giugno 2025, con assemblee degli azionisti programmate per aprile 2026 e il delisting di Honda e Nissan dalla Borsa di Tokyo nella stessa estate. La holding potrebbe includere anche Mitsubishi Motors, già partecipata di Nissan, una decisione che sarà presa entro gennaio 2025.
Sinergie e governance
Honda deterrà la maggioranza del consiglio di amministrazione della nuova holding, con il proprio CEO alla guida. La fusione rappresenterebbe il più grande riassetto del settore automobilistico globale dalla nascita di Stellantis nel 2021, creata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa per 52 miliardi di dollari. Un comitato dedicato lavorerà nei prossimi mesi per analizzare le sinergie e ottimizzare l’integrazione delle due aziende.
Sfide e opportunità nel settore elettrico
L’accordo arriva in un momento cruciale per l’industria automobilistica tradizionale, che si trova a fronteggiare le crescenti sfide dell’elettrificazione e della concorrenza di Tesla e dei marchi cinesi. La nuova entità punta a generare un fatturato superiore a 30mila miliardi di yen e un utile operativo di oltre 3mila miliardi di yen, consolidando la sua posizione come leader globale nella mobilità.
Un passo strategico per il futuro
Con questa fusione, Honda e Nissan mirano a rafforzare la loro competitività globale, unendo risorse e competenze per sviluppare tecnologie avanzate e rispondere alle richieste di un mercato in rapida evoluzione. Se includerà Mitsubishi Motors, l’operazione potrebbe ulteriormente ampliare il raggio d’azione del nuovo gruppo, rendendolo uno dei protagonisti assoluti della transizione verso la mobilità sostenibile.