La forza lavoro del Veneto affronta l’invecchiamento: preoccupazioni e prospettive

L’invecchiamento della forza lavoro in Veneto pone sfide cruciali per il mercato del lavoro e il welfare. Ecco i dati e le possibili soluzioni

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La popolazione lavorativa del Veneto sta subendo un rapido processo di invecchiamento, con gravi implicazioni per il futuro del mercato del lavoro regionale. Uno studio condotto dalla Fondazione Corazzin, centro studi della Cisl Veneto, evidenzia i rischi per i principali settori produttivi, tra cui manifatturiero, costruzioni, sanità e assistenza, dove il ricambio generazionale risulta particolarmente critico.

Secondo i dati emersi dall’analisi, che combina informazioni Istat e Inps, il numero di persone in età lavorativa (30-67 anni) potrebbe diminuire drasticamente nei prossimi quattro decenni. Si stima un calo superiore al 20%, passando dagli attuali 2,5 milioni a poco più di 2 milioni di lavoratori.

Un futuro sbilanciato: l’allarme per il 2037

Le previsioni sono preoccupanti: entro il 2037, si prevede un forte squilibrio tra nuovi ingressi nel mercato del lavoro e pensionamenti. Le stime Istat indicano che il Veneto potrebbe registrare un deficit di circa 317.000 lavoratori, mantenendo invariati i tassi di occupazione attuali. Questo scenario rappresenta una sfida significativa per settori chiave che già oggi faticano a trovare personale qualificato.

Settori a rischio e strategie necessarie

Il rischio maggiore grava su comparti fondamentali come il manifatturiero, dove la competizione internazionale richiede forza lavoro giovane e altamente specializzata, e la sanità, che già affronta carenze strutturali di personale. Anche l’edilizia, motore di sviluppo economico regionale, potrebbe risentire pesantemente dell’assenza di giovani lavoratori.

Per affrontare questa emergenza demografica, saranno necessarie politiche mirate. La promozione di programmi di formazione, l’attrazione di nuovi talenti e l’incentivazione della natalità potrebbero rappresentare soluzioni strategiche. Allo stesso tempo, l’integrazione di lavoratori stranieri potrebbe giocare un ruolo cruciale per colmare il vuoto generazionale.

Una sfida per il sistema socioeconomico

L’invecchiamento della popolazione non rappresenta solo un problema per il mercato del lavoro, ma anche per il sistema di welfare regionale, che potrebbe trovarsi sotto pressione crescente. Le pensioni e i servizi di assistenza sociale rischiano di essere compromessi senza un adeguato apporto di risorse lavorative.

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