La lotta contro la shrinkflation, la pratica di ridurre la quantità di prodotto nelle confezioni mantenendo lo stesso prezzo, entra in una nuova fase. Presso Palazzo Piacentini, si è riunita la Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi, istituita dal Decreto Trasparenza. L’obiettivo principale è tutelare il potere d’acquisto di famiglie e consumatori, garantendo la trasparenza sui cambiamenti di quantità e prezzo dei prodotti del carrello della spesa.
Presieduta dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la riunione ha visto la partecipazione del Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, Benedetto Mineo, e di rappresentanti di Ministeri, Autorità indipendenti, Istat, Unioncamere, associazioni di categoria e sindacati.
Le nuove regole sulla trasparenza
Il Governo ha introdotto una norma innovativa, contenuta nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, che obbliga i produttori a informare i consumatori delle riduzioni di quantità dei prodotti. A partire dal 1° aprile, le confezioni che subiscono una riduzione di peso o volume, ma mantengono l’aspetto del precedente imballaggio, dovranno riportare un’etichetta specifica che segnali la modifica.
Questa misura mira a garantire una scelta d’acquisto consapevole da parte dei consumatori, evitando che la riduzione della quantità passi inosservata. L’etichetta di avviso sarà uno strumento chiave per la trasparenza, permettendo ai cittadini di valutare con maggiore chiarezza il rapporto tra prezzo e quantità.
“Ci siamo mossi subito per porre un freno alla shrinkflation”, ha dichiarato il Ministro Urso, sottolineando il ruolo pionieristico dell’Italia in Europa insieme alla Francia. “Ancora una volta abbiamo fatto da apripista”, ha aggiunto il ministro, ricordando che la politica del Governo contro l’inflazione si basa sulla trasparenza delle filiere produttive e sulle pratiche adottate dalle imprese.
Cosa prevede la Commissione di allerta rapida
La Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi è un organismo strategico previsto dal Decreto Trasparenza. Durante la riunione, i partecipanti hanno esaminato i dati forniti dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, con l’obiettivo di individuare e segnalare eventuali distorsioni di mercato o pratiche commerciali ingannevoli.
Le informazioni raccolte serviranno a valutare l’efficacia delle misure messe in atto dal Governo e, se necessario, proporre nuovi interventi. Tra le azioni in programma, la Commissione potrà convocare imprese e produttori per approfondire i motivi delle variazioni di prezzo o quantità sui prodotti.
Il monitoraggio costante delle filiere e l’analisi delle dinamiche di prezzo sono strumenti essenziali per prevenire la diffusione di pratiche scorrette, proteggendo i consumatori da aumenti mascherati dei prezzi.
L’Italia riduce l’inflazione rispetto all’UE
Il Ministro Urso ha evidenziato i risultati raggiunti dall’Italia sul fronte dell’inflazione. Due anni fa, il tasso di inflazione annuo era al 12%, uno dei più alti d’Europa. Oggi, il tasso di inflazione ha subito una forte riduzione, con un incremento tendenziale del +1,5% a novembre 2024, un dato inferiore alla media UE-27 (+2,5%) e più basso di quello di Francia, Spagna e Germania.
Questo risultato, ha spiegato Urso, è frutto della politica di trasparenza nella filiera produttiva e delle misure di controllo dei prezzi. “Il Governo c’è ed è a fianco delle famiglie e dei cittadini”, ha ribadito il ministro, sottolineando l’impegno per contenere l’inflazione e proteggere il potere d’acquisto.
Il contrasto alla shrinkflation diventa sempre più incisivo, grazie alle misure contenute nella Legge sulla concorrenza 2023 e all’operato della Commissione di allerta rapida. L’obbligo di etichettatura delle confezioni che subiscono una riduzione di quantità sarà operativo dal 1° aprile 2024, una novità importante per la tutela dei consumatori.
Con il monitoraggio costante della filiera e l’analisi dei dati, il Governo punta a garantire prezzi trasparenti e acquisti consapevoli. L’Italia si pone tra i Paesi leader in Europa nella lotta contro la shrinkflation, accanto alla Francia, e con il calo dell’inflazione rispetto alla media UE, si conferma un esempio virtuoso per altri Stati membri.