Virgin Galactic e l’Enac: accordo per lo spazioporto di Grottaglie

Virgin Galactic ed Enac collaborano per lo sviluppo del turismo spaziale in Italia

Virgin Galactic e l’Enac, Autorità per l’aviazione civile italiana, hanno siglato un accordo per esplorare la possibilità di utilizzare lo spazioporto di Grottaglie, in Puglia, come base per i voli spaziali suborbitali. L’intesa punta a valutare sia gli aspetti tecnici che le opportunità economiche legate a questa innovazione nel settore aerospaziale.

L’accordo prevede uno studio approfondito, mirato a verificare i requisiti tecnici per le operazioni suborbitali, la capacità dell’area di supportare i passeggeri e le attività di ricerca scientifica, e l’allineamento delle normative italiane con quelle statunitensi, essenziali per Virgin Galactic. Questo progetto rappresenta un passo cruciale per il turismo spaziale, aprendo nuove possibilità sia per i clienti privati sia per gli esperimenti scientifici in microgravità.

Prima fase: compatibilità dello spazio aereo e infrastrutture

La prima fase dello studio, con scadenza prevista nel 2025, sarà focalizzata sulla verifica della compatibilità dello spazio aereo di Grottaglie con i requisiti tecnici di Virgin Galactic. Inoltre, verranno analizzate le infrastrutture dello spazioporto e la capacità della filiera locale di sostenere voli spaziali frequenti. La capacità di garantire voli regolari e sicuri sarà un elemento chiave per il successo del progetto.

Seconda fase: forza lavoro e impatto economico

Se i criteri tecnici e normativi saranno soddisfatti, la fase successiva esaminerà il potenziale impatto economico e occupazionale per la Puglia e l’Italia. La realizzazione di voli spaziali settimanali potrebbe generare nuove opportunità di lavoro e attrarre investimenti significativi nella regione. Inoltre, verranno valutate le competenze richieste per supportare le operazioni, aprendo nuove prospettive per il settore aerospaziale italiano.

Lo spazioporto di Grottaglie si candida così a diventare un hub internazionale per il turismo spaziale, contribuendo alla crescita tecnologica ed economica del territorio. Se realizzato, il progetto posizionerebbe l’Italia tra i protagonisti della nuova era dell’esplorazione spaziale commerciale.

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