Centinaia di lavoratori si sono riuniti questa mattina a Verona, davanti alla sede di Confindustria, per manifestare nell’ambito dello sciopero di otto ore indetto da Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo della protesta è il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’industria metalmeccanica e dell’installazione impianti, un tema che coinvolge migliaia di lavoratori in Italia.
La manifestazione è iniziata con un toccante minuto di silenzio, dedicato alle vittime di incidenti sul lavoro, inclusi i tragici eventi di Calenzano. Durante gli interventi, i sindacati hanno evidenziato come questa “strage” sia frutto non solo di negligenza e superficialità, ma anche di una logica di profitto che spesso sacrifica la sicurezza dei lavoratori.
Il segretario di Fiom Cgil Veneto, Antonio Silvestri, ha sottolineato la gravità della situazione: “Non possiamo restare in silenzio mentre i nostri diritti vengono calpestati e le nostre richieste ignorate”, ha dichiarato. Ha inoltre denunciato una crisi del lavoro evidente, mascherata da forme di occupazione precaria e aggravata dall’aumento delle ore di cassa integrazione.
Le richieste dei lavoratori
I manifestanti chiedono un rinnovo contrattuale che garantisca maggiore tutela dei diritti, sicurezza sui luoghi di lavoro e condizioni economiche adeguate. La situazione attuale è resa ancora più critica dall’instabilità del settore e dalla diffusione di contratti atipici che penalizzano i lavoratori. Gli scioperi, come sottolineato dai sindacati, rappresentano un passo fondamentale per riportare l’attenzione su queste problematiche.
La mobilitazione proseguirà con ulteriori iniziative, mirate a sensibilizzare sia le istituzioni che l’opinione pubblica sulla necessità di un intervento concreto per garantire dignità e sicurezza nel mondo del lavoro.