Le piste della Panarotta non riapriranno nemmeno quest’anno, segnando così il terzo inverno consecutivo senza sciatori. Nonostante l’interesse iniziale di una società per una gestione parziale degli impianti, il progetto si è arenato a causa della mancanza di personale e dell’inutilizzabilità delle attrezzature. L’iter avviato per rilanciare la località si conclude, quindi, senza successo.
Trentino Sviluppo, attraverso le parole del vicepresidente Albert Ballardini, ha confermato l’impossibilità di riaprire la stazione sciistica. “Pur riconoscendo l’interesse del territorio nel valorizzare la montagna per il turismo tutto l’anno, dobbiamo prendere atto delle difficoltà che rendono impossibile l’apertura degli impianti”, ha dichiarato Ballardini.
Tentativi di rilancio falliti
Il processo per trovare un nuovo gestore era iniziato a settembre con un avviso pubblico, ma il primo bando era andato deserto. Successivamente, una società aveva manifestato interesse per la gestione, ma la verifica tecnica delle attrezzature e dei macchinari ha rivelato condizioni non idonee all’utilizzo. Questi strumenti, ancora parte della liquidazione della precedente gestione, si sono rivelati un ostacolo insormontabile, rendendo impossibile persino una riapertura parziale degli impianti.
La situazione evidenzia un problema strutturale nella gestione delle località montane minori, che faticano a trovare modelli di sostenibilità economica. La chiusura degli impianti sciistici non solo penalizza il turismo invernale, ma limita anche le opportunità di sviluppo per il territorio durante tutto l’anno.
Futuro incerto per la Panarotta
La località resta quindi senza un piano concreto per il rilancio, nonostante il forte interesse del territorio per una riqualificazione turistica. Tuttavia, la mancanza di operatori disponibili e di infrastrutture adeguate frena ogni possibilità di ripartenza. Il rischio è che la chiusura prolungata comprometta ulteriormente l’attrattività della Panarotta come destinazione turistica.