Con l’avvicinarsi del Natale, spostarsi in treno o in aereo verso il Sud Italia si sta rivelando un’impresa proibitiva per molti. I biglietti per l’alta velocità sono ormai quasi tutti venduti e quelli rimasti hanno prezzi elevatissimi. Le tratte dirette come Roma-Lecce arrivano a sfiorare i 200 euro, mentre viaggiare da Milano a Bari può costare oltre 300 euro solo per l’andata.
La situazione non sorprende chi ogni anno deve affrontare il viaggio di rientro: lavoratori e studenti fuori sede sanno bene che programmare con largo anticipo è fondamentale per trovare tariffe più abbordabili. Chi si ritrova a dover prenotare all’ultimo minuto, però, è spesso costretto a pagare cifre esorbitanti o a rinunciare al viaggio. Questa situazione ha portato a segnalazioni di rincari anche in parlamento, dove si sono richiesti interventi per rendere più accessibili i rientri natalizi, ma finora senza risultati concreti.
Non va meglio per chi sceglie l’aereo: secondo le associazioni dei consumatori, le regioni come Puglia e Sicilia registrano i maggiori rincari sui collegamenti aerei. I voli in partenza da Roma o Milano mostrano aumenti di almeno il 50% rispetto alle tariffe usuali, con prezzi che in alcuni casi raddoppiano. Nei giorni precedenti alla Vigilia, ad esempio, volare da Roma all’aeroporto di Bari Palese può costare tra i 100 e i 200 euro, mentre da Linate e Malpensa si arriva a punte di 400 euro per atterrare a Brindisi.
Le festività natalizie, che per molti significano famiglia e tradizione, si trasformano così in una spesa proibitiva, quasi paragonabile a una vacanza di lusso.