La Ferriera Valsider, situata a Vallese di Oppeano, in provincia di Verona, è ferma da oltre un mese, con una produzione che già da inizio estate procedeva a rilento. I lavoratori, riuniti davanti ai cancelli dell’azienda, chiedono chiarezza sul futuro dello stabilimento, temendo una chiusura definitiva che vogliono scongiurare a ogni costo.

Un pilastro economico che vacilla

A mezz’ora dal centro di Verona, la Ferriera Valsider rappresentava un punto di riferimento per il territorio, ma oggi la situazione è drammatica. Gli operai, in cassa integrazione a zero ore, vivono nell’incertezza e attendono risposte dall’azienda, che finora non sono arrivate. La preoccupazione principale è che questa crisi possa segnare la fine di un’attività storica per l’area.

Fattori internazionali e crisi di settore

Il destino della Ferriera è legato a complessi fattori internazionali. L’azienda fa parte del gruppo Metinvest, che ha subito danni ingenti a Mariupol a causa della guerra in Ucraina. Questo evento ha avuto ripercussioni pesanti sull’intero gruppo. Inoltre, il settore dell’automotive, a cui la Ferriera è strettamente connessa, è stato colpito da un forte rallentamento, contribuendo al blocco della produzione.

I lavoratori non si arrendono

Davanti ai cancelli della fabbrica, i dipendenti si sono organizzati in un’assemblea pubblica per richiamare l’attenzione delle istituzioni e sensibilizzare l’opinione pubblica. Chiedono risposte sul futuro occupazionale e una strategia chiara per rilanciare l’attività produttiva. La tensione è alta, ma la determinazione dei lavoratori a difendere il proprio posto di lavoro è evidente.