Nei primi nove mesi del 2024, il valore delle esportazioni delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha registrato un calo significativo. Secondo i dati forniti dall’Ires FVG, il valore complessivo delle vendite estere si è attestato a 14,2 miliardi di euro, con una contrazione del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo decremento equivale a una perdita di circa 730 milioni di euro. Parallelamente, anche le importazioni hanno subito una flessione, seppur meno marcata, pari all’1,5%, con un conseguente ridimensionamento dell’avanzo commerciale da 6,9 miliardi di euro a 6,3 miliardi di euro.
I comparti in difficoltà
Le principali aree produttive della regione hanno contribuito al segno negativo:
- Metallurgia: calo dell’8,9%
- Macchinari: diminuzione del 10,7%
- Apparecchiature elettroniche: contrazione del 25,9%
Nonostante questo scenario complessivamente sfavorevole, alcuni settori hanno mostrato una certa resilienza. La cantieristica navale, in particolare, ha segnato un incremento del 13,5%, che ha parzialmente compensato le difficoltà. Bene anche il settore alimentare, con un aumento delle esportazioni di prodotti alimentari e bevande (+8,4%), mentre il settore del mobile ha registrato una variazione contenuta al ribasso (-2,8%).
Le province e i trend territoriali
A livello territoriale, solo la ex provincia di Gorizia ha evidenziato un risultato fortemente positivo (+28%). Le altre province, invece, hanno subito riduzioni più o meno marcate:
- Trieste: flessione del 13,2%
- Udine: contrazione del 9,9%
- Pordenone: lieve calo dell’1,5%
Nel caso dell’area giuliana, il dato negativo è attribuibile soprattutto al calo dell’export di apparecchiature per telecomunicazioni. La provincia di Udine, invece, ha sofferto per le contrazioni nelle esportazioni di prodotti siderurgici e macchinari per impieghi speciali.