ENEA ha realizzato un prototipo sperimentale per l’accumulo di energia solare basato sull’utilizzo dello zolfo. Il progetto, denominato SULPHURREAL, è finanziato dall’Unione Europea con un investimento di quasi 4 milioni di euro e punta a sviluppare una tecnologia innovativa che sfrutta le proprietà chimiche dello zolfo per immagazzinare energia termica prodotta da fonti rinnovabili.
Come funziona il prototipo
Il processo si basa sull’energia generata dal solare a concentrazione, che attiva una serie di reazioni chimiche con l’acido solforico e lo zolfo come protagonisti. Queste reazioni permettono di immagazzinare energia in una forma stabile e facilmente trasportabile.
Il prototipo opera attraverso tre fasi principali:
- Evaporazione e decomposizione dell’acido solforico in anidride solforosa e ossigeno, grazie al calore solare.
- Reazione dell’anidride solforosa con acqua per produrre zolfo elementare e rigenerare l’acido solforico.
- Immagazzinamento energetico nello zolfo che può essere successivamente bruciato per rilasciare l’energia accumulata.
Questa tecnologia si distingue per la possibilità di utilizzare materie prime a base di zolfo, anche derivanti da processi industriali, riducendo così l’impatto ambientale e i costi di approvvigionamento.
Vantaggi e innovazioni del sistema
Secondo Salvatore Sau, ricercatore ENEA, lo zolfo rappresenta un’alternativa interessante ai più comuni vettori energetici come l’idrogeno. A differenza dell’idrogeno, che presenta criticità di trasporto e stoccaggio, lo zolfo è un solido stabile, facilmente maneggiabile e trasportabile.
Tuttavia, la combustione dello zolfo genera biossido di zolfo, un gas tossico. Per mitigare questo problema, il progetto si concentra su processi che evitano l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, rendendo il sistema sicuro e sostenibile.
Prospettive future
Dopo il successo del primo prototipo, ENEA prevede di realizzare un impianto su scala di laboratorio, per verificare la fattibilità di applicare su larga scala questa tecnologia. L’obiettivo finale è sviluppare un metodo efficiente e sostenibile per l’accumulo di energia termica da fonti rinnovabili discontinue, come quella solare.
Il progetto comprende anche la progettazione di un elettrolizzatore innovativo, in grado di separare lo zolfo utilizzando un voltaggio inferiore a 1 volt, migliorando l’efficienza energetica del sistema.
Impatti sul futuro delle rinnovabili
Il progetto Sulphurreal rappresenta un passo importante nella ricerca di tecnologie avanzate per l’accumulo energetico, un settore cruciale per integrare le fonti rinnovabili nel sistema energetico globale. Se implementato su larga scala, questo approccio potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, migliorare la gestione delle energie rinnovabili e accelerare il processo di decarbonizzazione.