Le tredicesime di quest’anno porteranno un’iniezione di liquidità pari a 51,3 miliardi di euro, un aumento significativo rispetto all’anno scorso (+7,8%). Questo incremento è trainato dalla crescita occupazionale e dai rinnovi contrattuali, con impatti diretti sui consumi legati al periodo natalizio.
Una risorsa attesa da milioni di italiani
La mensilità aggiuntiva interesserà oltre 32 milioni di dipendenti e pensionati italiani, rappresentando per molti una risorsa essenziale. Secondo un sondaggio Confesercenti-Ipsos, il 53% degli intervistati considera la tredicesima uno strumento che consente di affrontare le spese annuali con maggiore serenità, mentre per il 31% è indispensabile per sostenere costi altrimenti difficili da coprire.
Nonostante le spese fisse e il risparmio assorbano una parte significativa delle tredicesime, il 78% dei beneficiari intende destinarne una quota ai consumi natalizi, favorendo il rilancio dell’economia di fine anno.
Come verranno utilizzate le tredicesime
Il periodo natalizio si conferma centrale per i consumi. Secondo le stime, circa 18,7 miliardi di euro saranno spesi per:
- Regali di Natale, segnalati come priorità dal 44% degli intervistati.
- Spese legate alle festività, come addobbi o cene (16%).
- Viaggi e vacanze, destinati al 18% della liquidità.
Altri utilizzi includono interventi sulla casa (20%) e l’acquisto di beni e servizi (16%). Inoltre, il 23% degli italiani sta pianificando di riservare parte delle tredicesime per i saldi invernali, che inizieranno il 4 gennaio.
Le spese fisse e il risparmio assorbono una parte rilevante
Non mancano però vincoli che limitano l’impatto diretto delle tredicesime sui consumi. Una percentuale significativa sarà destinata a:
- Pagamenti di mutui e finanziamenti (14%).
- Bollette e conti arretrati (21%).
- Spese sanitarie (11%).
Inoltre, il 20% degli italiani prevede di accantonare parte della somma per risparmio, segnalando un clima di incertezza economica, mentre il 4% valuterà piccoli investimenti.
L’impatto sul retail fisico
Secondo Confesercenti, il retail fisico, in particolare i negozi di vicinato, attende con trepidazione l’effetto delle tredicesime. Dopo un avvio lento per le vendite natalizie, l’organizzazione confida che l’arrivo di questa liquidità possa accelerare la spesa negli ultimi giorni prima del Natale, favorendo una ripresa della dinamica dei consumi.
I consumi natalizi sono essenziali per sostenere l’economia italiana, in un momento in cui export e produzione industriale mostrano segnali di debolezza. Un contributo positivo delle famiglie alla spesa può giocare un ruolo chiave per raggiungere gli obiettivi di crescita del Pil, come evidenziato da Istat e Ocse.