Quantità record di greggio per il Terminale Marino Siot-Tal nel 2024

Il terminale triestino gestirà oltre 40 milioni di tonnellate di greggio, garantendo forniture energetiche strategiche a Europa centrale

La Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino (Siot-Tal) prevede per il 2024 un incremento delle operazioni, con più di 40 milioni di tonnellate di greggio sbarcate al Terminale Marino di Trieste e successivamente trasportate verso Austria, Germania e Repubblica Ceca. Questo dato rappresenta un aumento rispetto ai 37 milioni di tonnellate movimentate nel 2023.

La Siot-Tal gestisce la sezione italiana di un’infrastruttura energetica chiave, che si estende per oltre 750 chilometri, collegando il porto di Trieste alle regioni dell’Europa centrale, inclusa la Baviera. Questa rete è cruciale per l’approvvigionamento di materie prime energetiche, come sottolineato dal presidente Alessio Lilli durante un incontro natalizio in cui sono stati presentati i dati previsionali per il prossimo anno.

Un contributo pari al fabbisogno energetico italiano

Secondo Lilli, il volume di greggio previsto per il 2024 è significativo: 40 milioni di tonnellate corrispondono al fabbisogno energetico italiano dal 1° gennaio al 18 ottobre, ovvero circa cinque sesti del consumo annuale del Paese. Questo dato evidenzia l’importanza strategica del Terminale Marino e della rete Siot-Tal non solo per l’Italia ma anche per i Paesi serviti dall’infrastruttura.

Adattamenti alle sfide geopolitiche

Lilli ha inoltre commentato l’impatto dei recenti conflitti internazionali sulla rete di approvvigionamento. Prima della guerra russo-ucraina, circa il 10% del greggio importato dalla Siot proveniva dalla Russia. Sebbene non fosse una quota dominante, la società ha saputo rapidamente diversificare le proprie fonti, rivolgendosi ad altri mercati globali per garantire la continuità delle forniture.

Investimenti e anniversari significativi

Nel 2023, Siot ha celebrato i 60 anni di attività con importanti traguardi. Tra questi, il completamento di un progetto di infrastrutturazione del Terminale Marino di Trieste, del valore di 44,4 milioni di euro, volto a migliorare l’efficienza operativa. Questo investimento rappresenta un ulteriore passo verso l’ottimizzazione di una rete già essenziale per la sicurezza energetica europea.

Con queste previsioni di crescita e una capacità sempre più diversificata, la Siot-Tal si conferma come uno snodo cruciale nella rete energetica europea, contribuendo al fabbisogno di Paesi come Austria e Germania, e rafforzando il ruolo strategico di Trieste nel mercato globale del petrolio.

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