Il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf), Patrizio La Pietra, ha partecipato alla presentazione del VII Rapporto su agromafie e caporalato, redatto da Flai-Cgil. Durante l’evento, La Pietra ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni, sindacati e parti sociali per affrontare in modo unitario il problema del caporalato, una piaga storica che minaccia il settore agricolo.
Misure per contrastare il caporalato
Il Governo Meloni ha messo in campo una serie di provvedimenti per arginare il fenomeno del caporalato e delle agromafie, tra cui:
- Reintroduzione delle sanzioni penali contro la somministrazione illecita di manodopera tramite il decreto-legge n. 19 del 2024.
- Condizionalità sociale: i contributi PAC (Politica Agricola Comune) sono ora vincolati al rispetto delle normative sul lavoro, salute e sicurezza. In caso di procedimenti per caporalato, è prevista la sospensione immediata degli aiuti e ulteriori sanzioni.
- Piano per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, che include percorsi formativi per prevenire il ricorso a forme di intermediazione illecita.
- Semplificazione del Decreto Flussi, con l’obiettivo di superare il sistema del “click day” e favorire un incontro più efficace tra domanda e offerta di lavoro.
Dialogo e azioni sinergiche
Il Sottosegretario ha sottolineato come il tavolo di confronto avviato il 21 giugno 2024 presso il Ministero del Lavoro sia un esempio concreto di collaborazione. All’incontro del 6 agosto, La Pietra ha riscontrato una volontà comune di affrontare il problema dell’illegalità nel mondo del lavoro, dimostrata anche dal dialogo continuo con sindacati come Flai-Cgil.
“Il caporalato non è un problema nato oggi, ma ha radici profonde e complesse, anche culturali,” ha dichiarato La Pietra. Solo con un impegno congiunto tra governo, sindacati, istituzioni politiche e cittadini sarà possibile sconfiggere queste pratiche illecite.
Intensificazione dei controlli
Un altro punto chiave del contrasto al caporalato è il rafforzamento dei controlli sul territorio, reso possibile dall’assunzione di nuovo personale nelle Forze dell’Ordine e dal Coordinamento tra Ministero del Lavoro, Masaf e Ministero dell’Interno.
La sfida della legalità
Concludendo il suo intervento, La Pietra ha riconosciuto che nessuno può risolvere il problema in tempi brevi, ma si è detto fiducioso nei progressi che potranno essere raggiunti grazie a un’azione sinergica e alla volontà di tutte le parti coinvolte. La Pietra ha concluso che solo così potremo garantire condizioni di lavoro dignitose per i lavoratori e proteggere le aziende che operano nella legalità.