Un grave incidente si è verificato nello stabilimento siderurgico di Taranto, presso il box Elti n.1 dell’Acciaieria 2, durante operazioni di manutenzione. Secondo quanto riportato dai delegati per la sicurezza della Uilm, il rogo ha avuto origine da materiali stoccati senza adeguate misure di sicurezza, sollevando interrogativi sulla gestione della sicurezza nello stabilimento di Acciaierie d’Italia, attualmente in amministrazione straordinaria.
L’incidente e le sue conseguenze
I fatti si sono svolti mentre veniva sostituita la cappa utilizzata per l’essiccazione delle siviere con nuovi mattoni refrattari. Durante queste operazioni, la coibentazione rimossa, composta da materiale come lanavetro, è stata collocata temporaneamente all’interno del box Elti n.1. Tuttavia, questa operazione non sarebbe stata accompagnata da adeguate misure di sicurezza, portando all’innesco di un incendio.
Il rogo ha generato un denso fumo nero, causando l’emissione di sostanze potenzialmente tossiche. Nonostante il pronto intervento dei Vigili del Fuoco, che ha permesso di spegnere l’incendio, i delegati sindacali segnalano una persistente irrespirabilità dell’aria all’interno del capannone, con rischi significativi per la salute dei lavoratori.
Le richieste dei delegati Uilm
I rappresentanti della Uilm, in una comunicazione inviata ai vertici aziendali, hanno espresso forti preoccupazioni, sollecitando interventi immediati. Tra le richieste avanzate:
- Una relazione dettagliata sulle cause e sulle dinamiche dell’incidente, incluse le misure preventive eventualmente trascurate.
- La bonifica dell’area interessata e il ripristino delle condizioni di sicurezza per i lavoratori.
- Un’analisi approfondita dell’impatto ambientale e sanitario derivante dall’accaduto.
- L’adozione di misure preventive più stringenti per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.