I Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia hanno annunciato il rinvio dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti relative all’ex Ilva. La scadenza, inizialmente fissata, è stata spostata al 10 gennaio 2025, dando agli investitori più tempo per affinare le loro proposte. Questa decisione mira anche a incentivare altri potenziali acquirenti ad avanzare proposte concrete per il gruppo siderurgico.
La situazione attuale: 15 concorrenti in gara
Al momento, sono 15 gli attori industriali in corsa per l’acquisizione. Tra questi, tre sono interessati all’intero gruppo, mentre gli altri puntano a specifici asset del complesso industriale. Una delle condizioni fondamentali per aggiudicarsi la gara riguarda il progetto di decarbonizzazione, oltre al prezzo, al piano industriale e alle garanzie occupazionali.
Sfida sulla decarbonizzazione: due contendenti principali
Il nodo della decarbonizzazione sembra restringere la competizione a due grandi pretendenti:
- Vulcan Steel, azienda indiana con un’importante esperienza nel settore. In Oman gestisce un impianto alimentato a preridotto, materiale di carica ideale per i futuri forni elettrici di Taranto.
- Baku Steel Company, compagnia azera che punta a una transizione basata sul gas naturale. Il loro piano prevede l’installazione di una nave di rigassificazione nel porto di Taranto, come elemento chiave per ridurre l’impatto ambientale della produzione.
Il governo e i sindacati: opinioni contrastanti
Il governo spera che il prolungamento dei tempi consenta l’ingresso di nuovi candidati, con l’obiettivo di evitare una vendita frammentata, considerata una soluzione meno vantaggiosa per il rilancio industriale. Tuttavia, i sindacati si sono già dichiarati contrari a questa eventualità, definendo lo “spezzatino” come una minaccia per la tutela dei lavoratori e del territorio.