La stazione centrale di Taranto si prepara a diventare un punto di riferimento moderno ed efficiente per cittadini e viaggiatori. Il primo passo verso il cambiamento è la riapertura del bar, segno tangibile di un ritorno alla normalità per un luogo che negli ultimi anni aveva perso gran parte della sua funzione essenziale. Questo è solo l’inizio di un vasto progetto di riqualificazione che prevede la trasformazione dello scalo ferroviario in un polo intermodale.
Il progetto di riqualificazione
Finanziato con 38 milioni di euro provenienti dal PNRR, il piano per la stazione di Taranto include interventi che andranno ben oltre la semplice manutenzione. Oltre alla ristrutturazione degli spazi esistenti, sarà realizzato un terminal per autobus e una fermata del Bus Rapid Transit (BRT), rendendo la stazione un fulcro di scambio tra diversi mezzi di trasporto. I lavori dovrebbero iniziare nelle prossime settimane, con l’obiettivo di avviare i cantieri entro la fine dell’anno.
Investimenti per potenziare i collegamenti
Parallelamente, il capoluogo ionico beneficerà di ulteriori miglioramenti infrastrutturali grazie al piano di investimenti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) da oltre 650 milioni di euro. Questo intervento mira a potenziare i collegamenti ferroviari, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando la rete. Tuttavia, i lavori avranno un impatto diretto sulla circolazione ferroviaria, con modifiche previste tra la primavera e l’estate del 2025.
Tra le principali interruzioni segnalate figurano quelle:
- con Roma via Battipaglia,
- con Bari,
- con Reggio Calabria.
Nonostante i disagi previsti, il miglioramento complessivo della rete rappresenta una svolta positiva per l’intera regione.
Le preoccupazioni dei cittadini
Tuttavia, questa fase di transizione non è priva di timori. Cittadini e imprenditori locali ricordano i disagi causati negli ultimi anni dalla sospensione dei collegamenti Frecciarossa con Milano e Roma. La possibilità di nuove interruzioni preoccupa, ma stavolta c’è un vantaggio importante: i lavori inizieranno ad aprile, offrendo un margine di tempo sufficiente per pianificare soluzioni alternative.