Arriva una parziale boccata d’ossigeno per i lavoratori dell’Electrolux di Porcia grazie a una commessa proveniente dallo stabilimento di Varsavia. Il sito polacco, impossibilitato a completare un ordine di 60.000 lavatrici, trasferirà parte della produzione a Porcia, in difficoltà per la riduzione dei volumi.
Questa operazione consentirà di ridurre temporaneamente l’impatto della solidarietà sui lavoratori, che potranno contare su due mesi di occupazione a organico e stipendio quasi completi. Tuttavia, la RSU aziendale avverte che la misura non sarà esente da conseguenze. Walter Zoccolan, delegato Fiom-Cgil, sottolinea che i modelli di lavatrici prodotti a Porcia saranno di gamma inferiore. Questa soluzione non incrementerà i volumi globali di Electrolux, che continua a risentire dei costi elevati della manodopera italiana.
Preoccupazioni per il futuro e riduzione dell’indotto
Le preoccupazioni principali dei sindacati restano legate all’assenza di piani strategici per il futuro. Si prevede un ulteriore calo del 10% nei volumi produttivi entro il 2025, con un possibile esubero di circa cento lavoratori. Il 2026 appare ancora più incerto, in un contesto segnato dalla crisi globale dell’industria degli elettrodomestici.
Roberto Zaami, segretario generale della Uil di Pordenone, richiama l’attenzione sul prossimo anniversario dei 40 anni dall’acquisizione della Zanussi da parte di Electrolux. Zaami invita a una riflessione approfondita sul percorso dell’azienda e sulle trasformazioni dell’indotto locale, drasticamente ridotto nel corso del tempo. “Il marchio Zanussi, un tempo simbolo del territorio, non viene più utilizzato per la commercializzazione dei prodotti qui realizzati”, osserva il sindacalista.
La richiesta: un tavolo nazionale per il settore
Le parti sociali chiedono con urgenza l’attivazione di un tavolo nazionale dedicato al settore degli elettrodomestici. L’obiettivo è definire strategie che consentano di tutelare l’occupazione e rilanciare un comparto industriale che fatica a mantenere competitività in un contesto di crisi economica globale.