Tavolo regionale: accordo per la sospensione dei licenziamenti alla S.E.B.A.

Le trattative tra azienda e sindacati si concentrano sulla continuità produttiva e occupazionale

Un importante passo avanti è stato fatto nella gestione della crisi occupazionale che coinvolge i 73 dipendenti dello stabilimento Sunlight European Battery Assembly (S.E.B.A.) di Colognola ai Colli (VR). Durante l’incontro del tavolo regionale tenutosi giovedì, le parti coinvolte hanno concordato una sospensione dei termini della procedura di licenziamento collettivo fino al 19 dicembre, aprendo così nuovi spazi di dialogo per definire un possibile accordo.

La riunione, coordinata da Veneto Lavoro, ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’azienda, consulenti di Confindustria Verona, i sindacati FIOM CGIL e FIM CISL, e i delegati dei lavoratori. L’assessore al Lavoro della Regione Veneto, Valeria Mantovan, ha sottolineato che la sospensione dei termini rappresenta un “primo importante risultato” per favorire un confronto costruttivo.

La posizione dell’azienda e le prossime mosse

L’azienda ha ribadito l’intenzione di cessare la produzione nel sito veronese, manifestando però la disponibilità a facilitare l’ingresso di un nuovo soggetto industriale nello stabilimento. Questo aspetto è considerato cruciale dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori per garantire la continuità produttiva e salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro.

Nei prossimi giorni le Parti lavoreranno per delineare un accordo che possa rappresentare una soluzione condivisa. Un nuovo incontro è stato fissato per l’11 dicembre, data in cui verranno valutati i progressi raggiunti e le eventuali proposte emerse nel frattempo.

Il ruolo della Regione Veneto

La Regione Veneto, attraverso l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, continuerà a fornire il proprio supporto tecnico e istituzionale per favorire una soluzione alla crisi. L’assessore Mantovan ha inoltre dichiarato la disponibilità della Regione a mettere a disposizione gli strumenti di politica attiva del lavoro per sostenere il percorso individuato dalle Parti.

L’obiettivo prioritario rimane quello di preservare la massima occupazione possibile, anche in vista di un eventuale rilancio industriale del sito.

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