E’ stata una giornata di disagi, rivendicazioni e scontri (come a Torino) per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la Manovra del Governo. I due sindacati parlano di un’adesione che in media è stata del 70%, con punte anche del 100% in aziende completamente ferme, come la Sammontana di Firenze, la Citterio di Parma, l’Heineken di Taranto. Particolarmente significativa l’astensione dal lavoro di tutti gli addetti precari della Beko di Varese. Adesioni molto alte anche alla Isab di Siracusa, alla Italcementi di Brescia, alla Fincantieri di Castellammare di Stabia, alla Siemens di Trento, alla Leonardo di Pomigliano d’Arco, alla Pirelli di Settimo Torinese.
Molte le lezioni rimandate anche nella scuola. Così come disagi ci sono stati per chi doveva viaggiare, con numerosi voli cancellati. Lo stop del trasporto pubblico locale, dopo la precettazione del ministro Salvini, è terminato alle 13.
Molto alta anche la partecipazione alle 43 manifestazioni organizzate in tutta Italia. A Bologna, in 50mila hanno sfilato con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. A Napoli erano oltre 30mila con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.
Ma insieme ai disagi per l’interruzione di molti servizi, è stata anche una giornata di tensioni, con gli scontri che si sono verificati a Torino, vicino alla stazione di Porta Nuova, tra le forze dell’ordine e gli antagonisti che hanno manifestato anche contro la Tav Torino – Lione.