E’ ormai qualche mese che il Sevizio Fitosanitario della Regione sta braccando l’oragnismo nocivo che potrebbe estendersi e procurare danni importanti. Intanto un paio di mesi fa, a seguito al primo focolaio riscontrato, il Servizio Fitosanitario regionale aveva condotto ulteriori indagini attraverso il prelievo in fase di semina tre campioni di patate da seme autoprodotte, prelevati da tre differenti lotti, e che gli stessi sono stati seminati in tre differenti campi, ciascuno di 4 ettari.
Dell’esito delle analisi svolte si è riscontrata la positività a Ralstonia solanacearum sui tre campioni di patate da seme autoprodotte.
E adesso altre due nuove aree delimitate per l’organismo nocivo da quarantena Ralstonia solanacearum, su patata della superficie di 4 ettari ciascuna.
A carico dei proprietari o conduttori a qualunque titolo dei siti di produzione in cui sono coltivate le patate risultate infette, è fatto obbligo di adottare le misure fitosanitarie impartite dal Servizio Fitosanitario regionale tese all’eradicazione dell’organismo nocivo.