Un’elaborazione della Cgia di Mestre, basata sui dati Istat, rivela che ogni famiglia residente in Friuli Venezia Giulia dedica mediamente 1.312 euro al mese a spese obbligate, come alimentari, bollette e trasporti. Questa cifra rappresenta il 55,4% del totale delle entrate mensili, un dato molto vicino alla media nazionale del 56%.
La suddivisione delle spese mensili obbligate
I 1.312 euro destinati a spese fisse sono così ripartiti:
- 575 euro per l’acquisto di alimenti;
- 414 euro per bollette e manutenzione della casa;
- 324 euro per i trasporti, tra carburante e abbonamenti ai mezzi pubblici.
A questi costi si aggiungono le spese complementari, che includono abbigliamento, istruzione, cultura, ristorazione e mobili, per un totale medio mensile di 2.369 euro. Questo valore colloca la regione al terzo posto in Italia per spese complessive, preceduta solo da Trentino-Alto Adige e Lombardia.
Gli effetti di inflazione e crisi energetica
Le recenti difficoltà economiche, tra cui la crisi energetica del triennio 2020-2022 e l’aumento dell’inflazione, hanno causato un rialzo dei costi delle spese obbligate. Questi fattori, uniti all’erosione del potere d’acquisto, hanno portato molte famiglie a ridefinire le priorità. La stabilizzazione delle spese su livelli elevati è un chiaro segnale dell’impatto economico subito.
Natale e consumi in calo
La tendenza al contenimento delle spese potrebbe influire negativamente sugli acquisti natalizi. Le previsioni indicano un calo del 10% rispetto al 2023, con una spesa stimata di 225 milioni di euro contro i 250 milioni dell’anno precedente. Una possibile causa è la crescente abitudine di anticipare i regali durante le promozioni di novembre, come il Black Friday.