Nel reparto ponteggi della Pilosio, azienda leader mondiale con sede a Tavagnacco, il panorama industriale sta cambiando volto. Qui, tra fiamme e metallo, le protagoniste sono le donne: un gruppo di professioniste che ha deciso di mettersi alla prova in mestieri tradizionalmente maschili. Chiara, Sonia, Martina e Jessica sono esempi di determinazione e talento, che dimostrano come la competenza non abbia genere. La Rai regionale ha fatto un interessante viaggio in questi reparti.
Chiara, la saldatrice di precisione
Chiara Ascari, 27 anni, originaria di Attimis, ha portato la sua creatività da pasticcera a un mestiere che richiede precisione e tecnica. Con un diploma in tasca e il sogno di fare l’attrice, non ha esitato a sporcarsi le mani con il lavoro di saldatrice. “Mi hanno detto ‘Tranquilla, non ti mettiamo a saldare’, ma io ho risposto ‘Peccato, mi sarebbe piaciuto’. Così mi hanno subito fatto provare”, racconta. Ora, il suo futuro lo descrive con ironia: “Ferroso”.
Passione e ambizione: Sonia e Martina
Accanto a Chiara c’è Sonia, 44 anni, esperta nella gestione della troncatrice. Originaria anche lei di Attimis, si muove con disinvoltura in un ambiente tecnico, dimostrando come la determinazione non conosca età.
La più giovane del team, invece, è Martina Facile, 21 anni di Carpacco. Cresciuta nell’officina meccanica del padre, Martina ha trovato la sua strada come addetta alla clinciatrice per saldature a freddo. Ex lavoratrice della ristorazione, ora guarda al futuro con grinta: “Voglio uscire da qui con la mia soddisfazione personale, pensare che ho fatto il mio, lasciato il segno”. E la femminilità? “Assolutamente no, e porto con me la mia collana di perle”.
Jessica, estetista diventata esperta di profilatrici
Tra le nuove leve c’è anche Jessica Linossi, 30 anni, di Udine. Con un passato da estetista e barista, oggi si dedica alla profilatrice di lamiere, sollevando stampi che arrivano a una tonnellata grazie al carroponte. “È un lavoro maschile, un po’ sporco, ma non mi spaventa”, afferma. E sulla collaborazione con i colleghi maschi, aggiunge: “Sono molto gentili e pronti ad aiutare”.
La formazione e il valore aggiunto delle donne
Queste storie non sarebbero possibili senza il supporto e la formazione offerti dai colleghi e dall’azienda. Gabriele Tosolini, saldatore esperto, sottolinea: “Le donne hanno una mano più ferma e nelle lavorazioni di precisione sono molto più brave. Se ce ne fossero di più sarebbe solo un vantaggio”.
Ad oggi, le donne costituiscono il 25% della forza lavoro del reparto, una percentuale in crescita. Antonio Di Minin, direttore generale della Pilosio, evidenzia: “Sempre più donne si candidano, anche per ruoli tecnici difficili da reperire sul mercato, come quello di saldatrice. L’ultima assunzione è avvenuta appena una settimana fa”.
Un trend in crescita
Con stipendi che raggiungono i 1.600 euro e un ambiente che valorizza la formazione, l’esperienza delle donne in Pilosio dimostra che i pregiudizi di genere si stanno lentamente dissolvendo. Le professioniste dell’officina non solo contribuiscono al successo aziendale, ma aprono la strada a una nuova visione del lavoro industriale, in cui capacità e passione sono i veri protagonisti.