Friuli, emergenza medici: su 850 attivi, ben 470 saranno in pensione entro dieci anni

Secondo un recente rapporto dell’OSCE uno su quattro dei medici italiani ha più di 65 anni, mentre il 54% supera i 55 anni

Il sistema sanitario italiano si trova di fronte a una sfida cruciale: il ricambio generazionale dei medici, in vista di un’ondata di pensionamenti che culminerà entro il 2025. La situazione è allarmante non solo a livello nazionale, ma anche in regioni come il Friuli Venezia Giulia, dove l’età media dei medici è già molto avanzata.

Dati preoccupanti: un settore in trasformazione

Secondo un recente rapporto dell’OSCE, pubblicato anche da Il Sole 24 Ore, uno su quattro dei medici italiani ha più di 65 anni, mentre il 54% supera i 55 anni. Questo scenario prelude a un significativo calo delle risorse umane nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con gravi ripercussioni sui servizi erogati.

In Friuli Venezia Giulia, i numeri riflettono una realtà analoga: al 2022 i medici attivi erano 4.965, con un’età media tra i 55 e i 56 anni. Tra questi, il 50% raggiungerà l’età pensionabile entro il 2030. La situazione appare particolarmente critica per i medici di medicina generale: su 850 attivi, ben 470 saranno in pensione entro il prossimo decennio.

Le sfide per i medici di base

Uno degli ambiti più colpiti è quello della medicina generale. Molti medici di base gestiscono già oggi un numero di pazienti ben oltre i limiti previsti dalla normativa, fissati a 1.500. In Veneto, ad esempio, si registrano casi in cui i medici arrivano a seguire oltre 2.000 pazienti. Questa pressione non solo mette a rischio la qualità delle cure, ma evidenzia anche la necessità di riorganizzare il sistema.

Un aspetto sottolineato dal dottor Gianluigi Tiberio, presidente dell’Ordine dei medici di Udine, riguarda la carenza di personale amministrativo. Un rafforzamento del supporto burocratico potrebbe rappresentare una soluzione immediata, alleggerendo il carico di lavoro dei medici e migliorando la gestione delle cure territoriali.

Attrattività del settore pubblico in calo

Il dottor Guido Lucchini, presidente dell’Ordine dei medici di Pordenone, ha posto l’accento su un’altra questione: la crescente disaffezione dei giovani medici verso il settore pubblico, percepito come sempre meno attrattivo. Nonostante alcuni giovani stiano entrando nel sistema, il numero rimane insufficiente per coprire le lacune che si apriranno nei prossimi anni.

L’età pensionabile e le deroghe

Nel SSN, l’età pensionabile è fissata a 70 anni, con la possibilità di estendere il servizio fino a 72 grazie a una deroga attualmente in vigore. Tuttavia, entro il 2026, saranno 237 i medici che raggiungeranno i 70 anni in Friuli Venezia Giulia, con un impatto significativo sul sistema sanitario regionale.

Verso il 2027: un punto di svolta?

Gli esperti prevedono che un ricambio generazionale effettivo non si concretizzerà prima del 2027-2028. Questo intervallo rappresenta un’opportunità per pianificare interventi strategici. Tra le soluzioni proposte vi sono gli investimenti nelle “case di comunità” e negli “hub territoriali”, ma anche l’incentivo alla formazione di nuovi professionisti e la creazione di percorsi di carriera più attrattivi per i giovani medici.

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