Il Veneto affronta un momento di grande incertezza economica, tra crisi strutturali e necessità di riforme radicali. Durante l’incontro “Veneto 2050. Crescita e attrattività per il futuro della regione” tenutosi all’M9 di Mestre, il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha delineato una visione chiara: per superare le difficoltà attuali, occorre abbandonare la logica locale e ragionare a livello europeo. Il modello “piccolo è bello”, che ha caratterizzato il boom economico della regione, appare oggi superato. È necessario un approccio innovativo per mantenere il Veneto competitivo in un mercato globale sempre più complesso.
Una regione in difficoltà economica
Il contesto attuale non è roseo: il fatturato delle imprese venete è in calo, nonostante i dati occupazionali sembrino reggere secondo la Banca d’Italia. Tuttavia, Carraro sottolinea che i segnali di difficoltà per il 2024 sono già evidenti, in particolare nei settori chiave come automotive, lusso e commercio con la Cina. Queste criticità sono aggravate dalla fragilità dell’industria tedesca, uno dei principali partner commerciali dell’Italia.
Le preoccupazioni non riguardano solo il presente. Entro il 2040, l’Italia potrebbe trovarsi a fronteggiare una perdita di 3 milioni di lavoratori, un problema che rende urgente intervenire su più fronti, dall’attrazione di manodopera qualificata, italiana e straniera, fino all’adozione di un nuovo Piano casa che garantisca alloggi accessibili.
Il ruolo dell’Europa nel futuro economico
Secondo Carraro, il Veneto deve guardare oltre i confini nazionali e puntare sull’integrazione europea per affrontare le sfide globali. «Il bilancio di un singolo Stato europeo oggi può incidere solo marginalmente», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di politiche comuni e ambiziose come quelle che hanno portato al successo del consorzio Airbus. Questa visione europea è fondamentale per affrontare la competizione con Stati Uniti e India, ma anche per sviluppare un modello industriale sostenibile e competitivo.
Innovazione e nuove generazioni
Nonostante le difficoltà, Carraro intravede segnali positivi. La nuova generazione di imprenditori veneti, grazie all’esperienza internazionale, sta trasformando il concetto di prodotto, sempre più visto come un servizio. Questa evoluzione rappresenta un’opportunità per le imprese locali di incrementare il valore aggiunto, un elemento cruciale per competere con i grandi player globali.
Le politiche legate all’Industria 5.0, se implementate con successo come accaduto con la 4.0, potrebbero aiutare a rilanciare l’economia, riducendo il divario con i grandi sistemi industriali europei.
Un nuovo approccio alla manodopera
Carraro ha poi evidenziato come la narrazione negativa legata ai lavoratori stranieri debba essere superata: «Gli stranieri portano un grandissimo contributo al nostro sistema economico», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un cambio di prospettiva a livello politico e sociale. La realizzazione di un nuovo Piano casa, in grado di rispondere alle esigenze di una forza lavoro sempre più internazionale, rappresenterebbe un passo decisivo per rendere il Veneto più attrattivo.