Era stato presentato come il “match dell’anno”, l’incontro esibizione che vedeva tornare sul ring dell’AT&T Stadium di Arlington, in Texas, all’età di 58 anni, il leggendario Mike Tyson, contro Jake Paul di 31 anni più giovane di lui. E lo è stato, ma solo per i numeri del business. Sportivamente, uno spettacolo noioso, per molti patetico, con Iron Mike che, dopo aver scritto la storia del pugilato mondiale, non meritava di finire coinvolto in uno spettacolo così. Neanche per una borsa da almeno 20 milioni di dollari.
Il doppio è andato al 27enne youtuber Jake Paul, l’ideatore dell’incontro. Che ha battuto l’ex re dei Massimi con decisione unanime dei giudici (80-72, 79-73 e 79-73). Prolungando l’incontro fino agli 8 round concordati solo per omaggio alla tv. Il match è stato infatti trasmesso in diretta da Netflix e visto da oltre 25 milioni di telespettatori in tutto il mondo.
All’AT&T Stadium di Arlington c’erano invece 72mila spettatori, che hanno lasciato un incasso di circa 18 milioni di dollari: i biglietti più costosi, quelli delle prime file, arrivano a 50mila dollari, ma gli organizzatori hanno messo in vendita anche delle suite Vip da 2 milioni. Tanto, per vedere i soli 18 colpi messi a segno da Iron Mike.
Ma i soldi, questi sì, sono stati da “match dell’anno”.