I dati chiave del bilancio e le sfide climatiche
Il presidente di Cooperativa La Trentina, Rodolfo Brochetti, ha definito il bilancio soddisfacente, con particolare attenzione al liquidato relativo alla raccolta di mele, pere, kiwi e susine. Questo indicatore ha superato le previsioni iniziali, raggiungendo i 15,6 milioni di euro rispetto ai 14,2 milioni previsti. In un’annata segnata da difficoltà produttive dovute a eventi climatici sfavorevoli, l’aumento del liquidato rispetto al 2022-2023 rappresenta il terzo miglior risultato degli ultimi otto anni, nonché il secondo più alto in termini unitari. Secondo il direttore generale, Luca Zaglio, i dati mostrano una significativa valorizzazione della campagna agricola e costituiscono una solida base per lo sviluppo della nuova entità produttiva nata dalla fusione.
Una fusione strategica per il futuro del comparto
L’integrazione tra La Trentina e SFT, sostenuta dalla base sociale di entrambe le cooperative, consolida il settore ortofrutticolo trentino e garantisce una produzione annua di circa 60mila tonnellate di mele con un fatturato complessivo di oltre 50 milioni di euro. Questa fusione mira a rendere più competitivo il comparto, sia a livello nazionale che internazionale, e a migliorare l’efficienza della produzione. L’obiettivo è inoltre quello di facilitare il dialogo con le istituzioni e di promuovere l’innovazione nel settore.
Il presidente dell’Associazione dei Produttori Ortofrutticoli Trentini (APOT), Ernesto Seppi, ha sottolineato come il bilancio rappresenti un segnale forte della solidità del sistema ortofrutticolo trentino. Con l’unione di competenze e risorse, La Trentina e SFT diventano un punto di riferimento per il mercato, supportando la stabilità economica delle famiglie dei produttori coinvolti. La nuova entità è vista come un esempio di aggregazione strategica, una risposta efficace per affrontare le sfide di un mercato sempre più globalizzato e competitivo.