Crescita degli investimenti e impatto dell’inflazione
Gli investimenti delle imprese trentine hanno registrato un incremento dell’8,3% rispetto all’anno precedente, una crescita significativa rispetto alla rilevazione del 2022, quando il valore si era fermato al +0,5%. Questo aumento, influenzato in parte dalle pressioni inflazionistiche del 2023, ha visto i prezzi di beni e servizi lievitare in modo sensibile, spingendo le aziende a destinare maggiori risorse in diversi settori. Nonostante il quadro di crescita, permane la preoccupazione per la parte delle aziende che ha scelto di non investire, segnale di una possibile stagnazione nel lungo termine.
Settori trainanti e settori in difficoltà
L’aumento degli investimenti ha coinvolto in particolare il commercio al dettaglio e il settore manifatturiero, che hanno rispettivamente registrato una crescita del 34,2% e dell’11,8%. Al contrario, il comparto dei servizi alle imprese ha subito una diminuzione del 13,0% negli investimenti, evidenziando un andamento meno dinamico e possibile carenza di risorse o strategie di crescita in questo ambito specifico.
Investimenti materiali in forte crescita rispetto agli immateriali
Analizzando la tipologia degli investimenti, si osserva un aumento degli investimenti materiali del 9,4%, che ha ampiamente superato quello degli investimenti immateriali, cresciuti solo dell’1,8%. Le imprese hanno quindi puntato su beni tangibili, come macchinari e attrezzature produttive, che hanno segnato un’impennata del 24,9%. Questo tipo di investimento è spesso associato all’obiettivo di aumentare l’efficienza produttiva e migliorare la qualità del prodotto.
Le ragioni degli investimenti e le imprese che non investono
Gli obiettivi principali delle imprese trentine che hanno investito nel 2023 riguardano per il 58,4% la sostituzione di impianti obsoleti o malfunzionanti, il miglioramento della qualità dei prodotti esistenti, e l’espansione della capacità produttiva. Un ulteriore incentivo è rappresentato dal risparmio energetico, tema sempre più centrale nelle scelte strategiche delle aziende.
D’altro canto, il 19,2% delle imprese campionate non ha effettuato investimenti nel 2023, una percentuale in crescita rispetto al 18,1% dell’anno precedente e al 16,7% del 2021. Questo dato riguarda principalmente aziende di dimensioni piccole o medio-piccole, con un fatturato medio per addetto di circa 190mila euro. La loro ridotta capacità finanziaria le porta spesso a rinunciare o a limitare drasticamente gli investimenti, esponendole a rischi competitivi nel lungo periodo.