Uve per la produzione di vini Doc e Docg, la campagna 2024, rispetto allo scorso anno, si caratterizza per una tenuta della produzione nell’area al Nord (+0,6%), con forti recuperi nelle regioni centrali e un incremento contenuto nel Sud (+15,5%.)
Se si paragona il dato 2024 alla media dell’ultimo quinquennio, Nord e Centro si discostano del 5,3% e 5,4%, mentre si registra una flessione importante nell’area Sud con -25,7%.
In testa ci sono i maxi incrementi di Molise e Abruzzo, seguiti dal +30% di Umbria, Lazio, Molise, Campania e Basilicata. Quindi il +25% delle Marche, seguito dal +18% della Puglia, dal +10% della Calabria e del Piemonte. Chiude l’elenco delle regioni con il segno più l’Emilia Romagna (+7%). Friuli Venezia-Giulia e Veneto non mostrano variazione tra la produzione 2024 e quella 2024
In negativo la Liguria, ma solo del 3%, il Trentino-Alto Adige (-12,4%), la Sicilia (-16%) e, entrambe con -20%, Valle d’Aosta e Sardegna. Fanalino di coda è la Lombardia (-30%).
In Italia, sempre secondo le stime di Assoenologi, Ismea e Uiv, la produzione è passata da 38 milioni 291 mila ettolitri 41 milioni di ettolitri, con un incremento – come detto – del 7,1%. Un dato che, nonostante sia in aumento, resta di circa il 13% sotto quello della media di produzione 2019-2023, che si attestò a 46milioni 955mila ettolitri.
Tuttavia calano i prezzi, in media di oltre il 26% (per la precisione -26,4%), con punte che superano il -30%. Tra le cause, il fatto che il consumo di vino è in costante riduzione: dal 2010 al 2024 il consumo, in termini di litri pro capite, si è più che dimezzato (da 21,76 a 10,3 litri).