Ieri mattina è stato riposizionato sull’altopiano tra Monte Prena e Monte Camicia il nuovo Bivacco Desiati, precedentemente noto come Bivacco Lubrano, a un’altitudine di 1815 metri sul livello del mare. La struttura è stata realizzata e posizionata grazie alla collaborazione tra la Protezione Civile dell’Abruzzo, l’Esercito Italiano e numerose Associazioni locali, tra cui l’associazione “I Corridori del Cielo”, promotrice dell’iniziativa.
Il bivacco, che prende il nome da Piergiorgio Desiati, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Aquila, è stato progettato per resistere a condizioni atmosferiche estreme, grazie a un rivestimento in metallo coibentato e a una solida base in cemento armato. Per il trasporto della struttura, è stato utilizzato un elicottero Chinook CH-47F del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, particolarmente adatto al trasporto di materiali pesanti in alta quota. Mauro Casinghini, direttore della Protezione Civile abruzzese, ha espresso soddisfazione per il successo dell’operazione, sottolineando l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati per ottenere risultati concreti e utili alla collettività.
L’idea di ripristinare un bivacco in questa zona del Gran Sasso nasce dalla necessità di offrire un punto di riparo sicuro agli escursionisti e agli alpinisti, soprattutto dopo che il rifugio Fonte Vetica è andato distrutto in un incendio nel 2021, lasciando priva di strutture di emergenza un’ampia area della montagna. Il nuovo bivacco non solo risponde a esigenze di sicurezza, ma rispetta anche il territorio: il progetto ha infatti privilegiato il riutilizzo delle strutture esistenti per minimizzare l’impatto ambientale e garantire una durabilità che consenta di resistere a lungo nel tempo.
Questo nuovo punto di riferimento per alpinisti ed escursionisti rappresenta un passo avanti nella sicurezza montana e un simbolo della collaborazione tra istituzioni e comunità locali. Il bivacco Desiati contribuirà a garantire il riparo necessario a chi frequenta il Gran Sasso, in linea con l’impegno della Protezione Civile per la tutela del territorio e la sicurezza degli appassionati di montagna.