Roma, 6 novembre – Nel contesto del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel settore della fusione nucleare, puntando a fare del paese uno dei principali hub internazionali per questa tecnologia. Con il Vicepresidente Antonio Tajani, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, e il Direttore Generale dell’IAEA Rafael Grossi, Pichetto ha aperto la riunione che segna un passo cruciale nel coordinamento internazionale per il futuro della fusione nucleare.
Nel suo intervento, Pichetto ha ricordato che la ricerca e l’innovazione in ambito energetico hanno oggi la capacità di portare cambiamenti tangibili a livello globale, e che l’Italia è ben posizionata per giocare un ruolo guida, grazie alle eccellenze del suo tessuto industriale e scientifico. Il ministro ha sottolineato l’importanza dell’Italia nel Progetto ITER, con oltre un quarto dei fondi investiti dall’Europa assegnati a imprese italiane per lo sviluppo di componenti tecnologicamente avanzati.
Tra le principali iniziative italiane, Pichetto ha evidenziato il Divertor Tokamak Test facility (DTT) in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, un impianto cruciale per testare le tecnologie per i futuri reattori a fusione. Questo progetto coinvolge aziende, università e l’ENI, impegnata anche nella collaborazione con la Commonwealth Fusion Systems su tecnologie di campi magnetici elevati.
Il ministro ha inoltre sottolineato come l’impegno italiano abbia radici storiche – citando Enrico Fermi come ispirazione – e attuali, con investimenti significativi che hanno portato alla nascita della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile. Tale piattaforma riunisce le migliori competenze italiane per sviluppare soluzioni energetiche avanzate e sostenibili, con l’obiettivo di una neutralità tecnologica.
L’incontro di oggi si inserisce in un più ampio contesto internazionale, che ha visto pochi giorni fa la prima riunione del Gruppo G7 sull’Energia da Fusione, voluto dall’Italia, con un summit tenutosi al Centro Ricerche ENEA. Questa riunione ha posto le basi per rafforzare le collaborazioni tra pubblico e privato, condividere criteri regolatori e identificare priorità globali.
Nella citazione finale il Ministro riporta che l’Italia lavora per essere uno degli hub internazionali in questo settore strategico, promuovendo una fusione che non sia solo fonte di energia, ma anche di crescita sostenibile.